Siamo a un passo da un traguardo che può essere storico per il Paese, si tratta solo di superare le divisioni, e di fare l’ultimo miglio”. Aveva detto che il 2008 sarebbe stato l’anno delle riforme.
“Il 2008 deve essere l’anno del cambiamento se
l’Italia vuole reggere la sfida della globalizzazione”.
Per il Partito democratico il sistema francese è e resta doverosamente il modello di partenza perché, al di là degli aspetti tecnici, elettorali e costituzionali, esso esprime un principio chiaro…
Il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Cosimo D’Arrigo,
siede sul lato lungo del piccolo tavolo di lavoro del suo ufficio in
viale XXI Aprile.
Su una poltroncina gialla nell’anticamera
del suo ufficio da sindaco, al primo piano del Campidoglio, Walter Veltroni
discute con il Foglio per un’ora di cosa intende quando parla di rottura
(rupture) democratica.
Ma che Italia ci aspetta nell’anno che viene? In questo Paese, definito
triste dal New York Times, percorso da ribellismi, malcontenti e nuove
povertà, qual è l’alba che si avvicina?
Un articolo di Salman Rushdie (su Repubblica di venerdì 14) riapre il
tema della laicità. Lo riapre da par suo, radicalizzando il suo
pensiero fino a “scomunicare” il ruolo prescrittivo e fondamentalista
delle religioni, fomentatrici di intolleranze reciproche e perfino di
violenze e di guerre quando disputano di verità assolute e
contrapposte.
Il «partito tedesco» è, come era prevedibile, fortissimo in parlamento,
anche se è tenuto insieme da interessi contraddittori.
E’ terminato il primo trimestre dei corsi scolastici 2007-2008. Fra
qualche giorno alunni e famiglie riceveranno le pagelle con gli
scrutini.
Taglia, taglia, scusate il bisticcio, stanno tagliando i tagli.
L’ultimo a essere soppresso è stato il tetto agli «stipendi d’oro».
Passato al Senato, è stato cancellato alla Camera.