In questo nostro tempo, dove sono i maestri e chi, nella vita
civile, userebbe questa parola senza almeno una punta d´ironia, se non
anche di dileggio?
GLI scontri di Napoli testimoniano che il miracolo non è ancora avvenuto, e che
la realtà è refrattaria a conformarsi al clima saccarinoso seguito
all’insediamento del governo Berlusconi e al primo Consiglio dei ministri sotto
il Vesuvio.
Con la prima riunione del Consiglio dei ministri è
suonata la campanella anche per il «governo ombra»
di Walter Veltroni.
Nel decennio 1996-2005 l´economia italiana è cresciuta al misero ritmo annuo dell´1,3 per cento: ben meno di due terzi di quello dell´economia europea.
L´Italia ha oggi due governi, ma non è ancora chiaro come sarà
l´opposizione. Il governo ombra che il Partito democratico ha
costituito in contemporanea al governo ufficiale è certamente una
scelta innovativa da apprezzare.
Il cinismo del tanto peggio tanto meglio non ci appartiene e davanti
alla vergogna senza fine dei rifiuti a Napoli anche noi speriamo che il
governo Berlusconi riesca a combinare qualcosa prima che la città
affondi.
Basta guardare la mappa elettorale del centrodestra per capire perché
abbia vinto queste elezioni. E perché sarà difficile, in futuro,
batterlo di nuovo.
Si è parlato molto, negli ultimi anni, della casta
politica e delle sue cecità, dei suoi privilegi. Si è parlato della distanza
che la separa dal cittadino, dal suo quotidiano tribolare.
Caro direttore, ringrazio D’Avanzo per la lezione di giornalismo che mi ha impartito su Repubblica di ieri. Si impara sempre qualcosa, nella vita.
Non so che cosa davvero pensassero dell’allievo gli eccellenti maestri di Marco Travaglio
(però, che irriconoscenza trascurare le istruzioni del direttore de il
Borghese).