Ieri il giornale di Ferrara scriveva: Circola voce che in caso elezione al parlamento europeo Arturo Parisi e Massimo D’Alema si dimetterebbero dal parlamento italiano. Ma quasi nessuno ci crede. —————————————————————————————– Caro direttore, circola voce che anche per il Parlamento Europeo per essere eletti bisogna candidarsi. Circola altresì voce che se un parlamentare nazionale dovesse […]
La novità più evidente del vertice in programma oggi a Berlino è la partecipazione britannica a una riunione di solito riservata alla coppia franco-tedesca. L´asse Parigi-Berlino, fonte di tanti vizi e di tante virtù, di innumerevoli gelosie e di altrettante discusse (benefiche o malefiche) energie nel processo di integrazione europea, si è esteso oltremanica, comprende […]
La speranza è diventata realtà nella Convenzione che in questi giorni a Roma ha sciolto ben quattro partiti della sinistra nel nuovo Ulivo
Europeista, centrista, sociale, parisiano. Questo, con qualche eccezione, è l’identikit di base della nuova nomenklatura nell’era del listone riformista, e sebbene solo le prime tre componenti siano fondamentali, la quarta aiuta, e molto. Del resto è Arturo Parisi l’uomo che sin dall’inizio ha tessuto le fila del progetto prodiano, coordinando le delicate manovre diplomatiche, sia […]
Fassino, Rutelli e Boselli nell’ex ufficio dei Democratici: come i Magi di cui parlava Parisi in un biglietto natalizio
Esiste davvero un´entità chiamata centrosinistra ?
Parisi racconta l’incontro di Bruxelles. Prodi verrà il 13 e 14 febbraio alla Convenzione della lista unitaria perché la riconosce come quella che più compiutamente realizza il suo progetto
Caro direttore, ho letto con interesse la lettera pubblicata venerdì scorso dal Riformista («La società civile non è solo un girotondo») e la ringrazio se potrà accogliere questa mia piccola riflessione personale. Innanzitutto condivido senza riserve il contenuto dell’appello di Cafagna, Franchi, Mosconi, Onida, Pansa, Pasquino e Salvati. Hanno ragione: c’è un pubblico moderato, moderno […]
Lodo Schifani: c’è stato un tempo in cui solo la convinzione che ci fosse un giudice a Berlino, capace di garantire eguali diritti a tutti i cittadini a prescindere dalle loro condizioni sociali ha consentito al regno di Prussia di vivere.
Il presidente della Commissione pone per la prima volta in modo esplicito alle forze politiche che hanno risposto al suo appello la questione del suo mandato, che considera importante completare.