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10 Marzo 2013

Finanziamento partiti: Parisi, rabbia viene da promesse mancate

(AGI) – Roma, 10 mar. – Arturo Parisi, deputato del Partito Democratico ed ex Ministro della Difesa, in una nota afferma: “ha ragione la segreteria PD a dire che del tema del ‘finanziamento dei partiti’ ha gia’ parlato Bersani. Ma in discussione non e’ oggi il ‘tema’ del finanziamento ma il ‘problema’ della sua abolizione. E su questo la dirigenza del Partito non ha mai lasciato alcun dubbio. La concezione della democrazia del gruppo dirigente Pd punta infatti ad un riconoscimento e regolazione dei partiti, ma e’ assolutamente contraria alla eliminazione del finanziamento pubblico. Non si puo’ infatti dimenticare che il finanziamento pubblico e’ stato appunto esplicitamente introdotto appena qualche mese fa per iniziativa concorde di Pd, Pdl e Udc per la prima volta dopo e contro l’esito del referendum del 1993, col voto contrario di pochissimi che come me cercarono inutilmente di opporsi. Chi disse allora si’ o preferi’ tacere dovrebbe spiegare perche’ ha cambiato opinione in cosi’ poco tempo. Chi crede nella attuale intermediazione dei partiti, nella sua funzione , nella sua estensione, e nei suoi costi non dia invece ad intendere cose alle quali non crede e che non puo’ mantenere. E’ bene che ognuno difenda le proprie idee, come hanno ripetutamente fatto con chiarezza e onesta’ Bersani, Misiani e Fassina, piuttosto che fingere di condividere idee opposte alle proprie. La perdita di credibilita’ dei partiti che e’ all’origine della attuale protesta, piu’ che alle cose fatte, e’ dovuta alla distanza tra le promesse e i fatti. Non c’e’ niente che produca tra i cittadini piu’ rabbia di chi insegue parole d’ordine che non si condividono per poi deluderle in modo plateale”. (AGI)