ROMA (ITALPRESS) – “Alle elezioni e’ accaduto quello che abbiamo visto compiersi negli ultimi mesi, e cioe’ lo svolgimento della linea di Bersani. All’origine di questa vicenda sta l’incapacita’ dell’insieme dei dirigenti dei partiti della vecchia maggioranza di governo di corrispondere alle domande che loro stessi avevano alimentato e si erano impegnati a soddisfare, e allo stesso tempo l’incapacita’ del vincitore pronosticato di svolgere all’interno di questo quadro quella proposta alternativa a Berlusconi che avrebbe dovuto accompagnarlo all’uscita dalla stanza dei bottoni.
Questo ha determinato da una parte la crescita esponenziale del Movimento 5stelle e dall’altra, in presenza di una rimonta storica di Berlusconi, l’arretramento costante del Pd”. Lo ha detto a Radio Radicale Arturo Parisi, esponente ed ex parlamentare del Pd.
“Alla base di questo stato di cose c’e’ una scelta precisa, Bersani l’aveva detto e concretamente tira le somme di una linea che ha seguito con determinazione e trasparenza lungo tutta la sua segreteria, questa linea era sintetizzata nella formula ‘io organizzo i progressisti e gli altri (Casini e poi Monti) organizzano i propri’, cioe’ i moderati – ha aggiunto -. Una volta partiti con questa linea del ‘ognuno parla ai suoi’, e’ evidente che e’ difficile conquistare voti che non si sono cercati.
L’accusa rivolta che il Pd non sia uscito dal solco che ha visto nascere il gruppo dirigente all’interno del Pci e’ la conferma concretamente che noi troviamo nei risultati, lo svolgimento della linea che spinge gli elettori a vedere il Pd come l’ultimo approdo del Pci-Pds-Ds purtroppo si e’ confermato nei dati”.
(ITALPRESS).