2222
8 Novembre 2007

Uranio: Parisi, Governo sostiene ogni azione d’indagine

Roma – Il Governo e’ ”determinato a
sostenere ogni azione d’indagine, innanzitutto quella del
Parlamento, finalizzata a definire il se, il quanto e il come di
questa problematica”. Lo ha affermato il ministro della Difesa,
Arturo Parisi, parlando a ”Radio anch’io” dei militari
italiani morti o malati in seguito a presunta contaminazione da
uranio impoverito.
Parisi ha ricordato che la Difesa sta conducendo un’indagine
su questa materia: ”se individuassimo ha affermato – anche un
solo caso come riconducibile a fatti che sono nell’ambito della
nostra responsabilita’, noi dovremmo intervenire, perche’
l’azione militare e’ gia’ di per se’ portatrice di lutti e di
sangue”, che non si sente certo il bisogno di ”fatti
aggiuntivi per nostra negligenza”.
Sull’entita’ del fenomeno, Parisi e stato cauto: ”c’e’ un
turbinio di numeri ed e’ facile fare confusione”.

Facendo
comunque riferimento ai militari impiegati nelle missioni
all’estero, il ministro ha affermato che ”i morti associati
nell’immediato (ad una presunta contaminazione da uranio
impoverito, ndr) sono qualche decina, mentre qualche centinaio
sono quelli che al momento risultano affetti da patologie
tumorali”.
”Per il momento ha proseguito il ministro, rispondendo ad
una domanda sulle cause delle malattie – bisogna stabilire quali
e quanti dei militari che hanno prestato servizio in zone in cui
sono stati utilizzate munizioni all’uranio impoverito hanno
contratto i tumori; dopodiche sono gli organi
tecnico-scientifici ad approfondire l’esistenza di una relazione
causale, perche’ cittadini affetti da tumori sono presenti
purtroppo in tutti gli ambiti .
Nel corso del programma radiofonico, Parisi ha parlato anche
della scomparsa della naja. Ma torneranno i soldati di leva?
”Al momento la leva e’ sospesa ha risposto – e la legge e’
l’unico punto di riferimento dei nostri comportamenti”.