12 Agosto 2004
Sull’intervista di Bertinotti al Corriere della Sera
Le parole affidate da Bertinotti al Corriere della Sera rappresentano per noi una conferma della disponibilità di Rifondanzione a partecipare a tutti gli effetti a una coalizione di governo con le responsabilità che ne conseguono.
Egli mette l’accento sul nesso tra candidati alla leadership e programma. Un nesso assolutamente giusto. E’ persino ovvio che ciascun candidato accompagni la propria candidatura con le idee guida di un programma. Semmai le positive novità da registrare sono due: la esplicita consapevolezza delle regole che presiedono a una coalizione e di ciò che ne consegue, a cominciare dall’impegno a rimettersi al punto di vista prevalente entro la coalizione stessa; la significativa esemplificazione al riguardo della politica estera. Un nodo cruciale, questo, sul quale Bertinotti, pur senza rinunciare giustamente a dare battaglia in difesa delle sue idee, dichiara che se in tema di missioni di pace dovessero prevalere nella coalizione i favorevoli all’ONU, a questa posizione si rimetterebbe senza esitazione, fatta salva – ma questo è elemento da noi tutti condiviso – l’accertata conformità di tali missioni all’articolo 11 della Costituzione nella sua prima e nella sua seconda parte.