1 Ottobre 2004
Stralci dell’intervento di Arturo Parisi, Presidente Assemblea Federale della Margherita
FEDERAZIONE: PARISI, SCELTE CONVINTE
PRIMARIE, FEDERAZIONE E LISTE UNITARIE SONO DECLINAZIONI DELLE NOSTRE SCELTE DI FONDO
……La questione non è se e come dire no a Prodi. Anche perchè se il problema fosse questo non possiamo dimenticare che ci sono “si” ostili e “no” affettuosi. Il fatto è che gli interrogativi ai quali dobbiamo dare risposta non sono domande che ci pone Prodi ma domande che ci poniamo noi fin dalla nostra nascita e alle quali sul piano generale abbiamo dato già risposta.
Primarie, federazione e liste alle regionali sono infatti declinazioni della nostra scelta di fondo.
Come costruire il soggetto di centrosinistra in un polo come il nostro che non vuole affidarsi ad un padrone, non può tradursi in un partito unico, e difende la sua natura plurale incompatibile con l’idea di un partito guida?
FEDERAZIONE: PARISI, REGOLE: POCHE, BENEDETTE E SUBITO
Alla delegazione della Margherita che siede al
tavolo delle regole dobbiamo dare un chiaro mandato. Passare dalle parole ai fatti.
Abbandoniamo finalmente l’escalation delle parole che da più di due anni ci ha fatto segnare il passo sempre sulla stessa mattonella. La gente è stanca certo perchè ci vede discutere di architetture più di quel che esse meritino, ma soprattutto perchè vede che ne discutiamo a vuoto senza che da queste discussioni sortisca alcunchè di concreto.
È per questo che preferisco poche sicure regole riconoscibili che mettano fine a questa fase infinita, piuttosto che nuovi proclami generali senza conseguenze. Un pò per celia dico perciò che abbiamo bisogno di regole “poche sicure benedette e subito” piuttosto che ancora una volta “molte, incerte e pure maledette”. È per questo che chiedo che la decisione sia assunta al più presto, se possibile prima del 18 ottobre. Non è una settimana in più che fa la differenza. Quello che è maturo può essere deciso già oggi. Ogni ulteriore dilazione non può che logorarci inutilmente.
FEDERAZIONE: PARISI, NON POSSIAMO STRUMENTALIZZARE PROBLEMI PER DEFINIRE NOSTRA IDENTITÀ
…..Certo è importante intervenire nel merito delle cose. Ma non possiamo confondere le nostre posizioni col posizionamento. Non possiamo affidare la nostra identità solo alle nostre posizioni, ma chiederci e spiegare come e spiegare le nostre posizioni sono associate alla nostra identità. Meno che mai possiamo strumentalizzare i problemi per definire la nostra identità trasformando distinzioni in divisioni, come rischia di capitare su temi importantissimi come la questione irakena e il referendum sulla fecondazione assistita.
FEDERAZIONE: PARISI, PRIMARIE STRUMENTO DI DEMOCRAZIA
Le primarie non possono essere pensate solo come occasione di propaganda e di mobilitazione. Esse sono l’unico strumento finora proposto perchè la scelta del candidato alla guida della coalizione sia rimessa nelle mani di tutti gli elettori del centrosinistra e sottratta alla tentazione e alla pretesa di investiture di parte di un partito tra gli altri. Anche se questa volta l’esito può apparire scontato non sottovaluterei il fatto che le premesse poste ora sono un contributo perchè questo problema possa essere risolto in modo corretto nel futuro.
FEDERAZIONE: PARISI, LISTE REGIONALI ORA LE PAROLE SONO A POSTO
Credo che sulle modalità di presenza nelle prossime elezioni regionali le parole siano ora finalmente tutte a posto. La formula proposta che difende la piena competenza degli organi regionali senza indicazioni ulteriori rappresenta a mio parere un accettabile compromesso tra la delibera della assemblea federale di Rocca di Papa che individuava come norma la presentazione di liste autonome e come eccezione la scelta unitaria, e quanti come me avrebbero preferito invece la soluzione opposta. Ma il problema non è la lettera della delibera, ma lo spirito che la guida. E questo deve essere a mio parere la scelta come nostro punto di vista dell’interesse della coalizione invece del nostro interesse particolare. Non posso dimenticare infatti che il nostro egoismo di partito può nascondersi dietro una opzione apparentemente unitaria non meno che dietro una scelta autonoma. Così come una preoccupazione unitaria può guidare anche la scelta di presentarsi da soli. Quello che conta è il messaggio che trasmettiamo agli elettori. Quello che conta è promuovere la federazione anche a livello regionale. Se collocheremo le nostre scelte dentro una iniziativa politica guidata da un reale spirito unitario son sicuro che gli elettori ci capiranno..
IRAK: SONO PIÙ LE COSE CHE CI UNISCONO DA QUELLE CHE CI SEPARANO
Sull’Irak dobbiamo riconoscere e dire che le cose che uniscono il centrosinistra sono di gran lunga superiori alle distinzioni interne. E’ inammissibile che il dramma irakeno sia strumentalizzato per trasformare distinzioni in divisioni e per far passare una sacrosanta unità per la difesa delle vite umane per condivisione bipartisan di cose non condivise perchè non possono essere condivise
Se fosse per noi questa guerra non sarebbe mai iniziata, i nostri soldati non sarebbero stati lì. Ma una volta appiccato l’incendio non per nostra mano è evidente che non possiamo alleggerirci della questione del suo spegnimento,nel quadro Onu e in radicale discontinuità col passato. Ma è evidente che di fronte a truppe partite ufficialmente per sostenere un intervento umanitario che tutto è all’infuori di questo, la discussione tra noi non può riguardare il “se” della conclusione di una missione sbagliata, ma riguardare solo il “quando”, il “come”, e il “cosa fare” dopo per l’irak in irak e fuori dell’irak. Una discussione che dobbiamo affrontare al più presto guidati dal desiderio di fare bene alla causa della pace piuttosto che dalla tentazione di far male al vicino e a tutti noi.