Va via con Pietro Scoppola una parte importante di noi, di noi ulivisti, di noi democratici.
Attraverso la sua parola, i suoi scritti e soprattutto attraverso il suo esempio, Pietro
Scoppola è stato per noi in questi lunghi anni un maestro, una guida, e un amico come pochi
altri. Troppi sono stati i passaggi della mia vita che ho condiviso con lui perchè riesca
a parlarne al passato. Con lui condivisi gli anni del Mulino raccogliendo da lui il testimone
della direzione della Rivista. Con lui condivisi l’impegno che sotto il segno della laicità
aprì la nuova stagione della presenza dei cattolici in politica. Con lui condivisi gli
anni indimenticabili del movimento per le riforme istituzionali, e la successiva stagione
dell’Ulivo, dalla sua nascita, alla rivolta contro la sua crisi, e infine alla ripresa
del cammino verso il Partito democratico. Anche se purtroppo gli impegni di governo e la
sua ultima prova avevano condizionato nella immediatezza il nostro confronto, il mio dialogo
con lui ha radici troppo forti e troppo antiche perchè potesse interrompersi. Son sicuro
che nemmeno la morte lo interromperà. Anche grazie alla preziosa eredità dei suoi scritti,
il suo insegnamento continuerà a guidare i nostri passi.