Non so se è più incredulità o sconcerto. Ma leggere sullo stesso giornale che A.B.C. da una parte si scontrano sulla riforma costituzionale e dall’altra si incontrano su una legge elettorale che col nome di “provincellum” ridurrebbe i parlamentari nominati “soltanto” al cinquanta per cento senza eleggere peraltro il Presidente della Provincia, non può che alimentare la rabbia dei cittadini. E dire che non sono passati ancora nove mesi da quando lo scorso settembre presentammo in Cassazione 1.200.000 firme che chiedevano la restituzione ai cittadini del diritto di scegliere i propri rappresentanti. Come meravigliarsi allora della crescita dell’antipolitica?