2222
22 Novembre 2012

Riforme: Parisi-Guzzetta, petizione bipartisan per presidenzialismo e doppio turno

PROSSIMO PARLAMENTO INDICA REFERENDUM D’INDIRIZZO, CITTADINI DECIDANO

Roma, 22 nov. (Adnkronos) – Arturo Parisi e Giovanni Guzzetta sono i promotori di una petizione al Parlamento della prossima legislatura perche’ “come suo primo atto” indica un “referendum d’indirizzo” perche’ siano i cittadini a decidere quale forma istituzionale e quale legge elettorale per la ‘Terza Repubblica’. La proposta che si vorrebbe porre al vaglio dei cittadini e’ il semipresidenzialismo alla francese e un conseguente modello di legge elettorale, ovvero quello dell’uninominale maggioritario a doppio turno.

Una petizione bipartisan a cui hanno aderito anche esponenti del centrodestra tra cui Renato Brunetta, Stefania Prestigiacomo, Peppino Calderisi, Daniele Capezzone, Enrico La Loggia. “Lanciamo una petizione popolare -ha spiegato Guzzetta- per convocare un referendum costituzionale sulla scelta della forma di governo. L’iniziativa nasce da tre considerazioni. La prima e’ che siamo tutti consapevoli che la crisi ha colpito di piu’ l’Italia perche’ il suo sistema istituzionale e’ fatiscente. L’Italia non ha la piu’ bella Costituzione del mondo.

La seconda e’ che il parlamento da 40 anni parla di riforme istituzionali e solo oggi forse il Senato approvera’ la proposta di un’assemblea Costituente e di un referendum di indirizzo. La terza e’ che i cittadini non possono scegliere il presidente della Repubblica, il presidente del Consiglio, i parlamentari e se passa questa riforma elettorale neppure gli schieramenti”.

“Da qui -ha aggiunto Guzzetta- nasce il nostro disperato appello a riformare la Repubblica per evitare esiti peggiori e chiedere ai cittadini di pronunciarsi. Ci sono precedenti visto che la prima Repubblica e’ nata dal referendum su monarchia repubblica del 1946 e la seconda dal referendum del 1993 sul sistema elettorale maggioritario. I promotori dell’iniaziativa chiedono ai segretari dei partiti che svolgeranno le primarie di “consentire ai cittadini di firmare la petizione presso il seggio in cui votano”.