Mi era sembrato che ieri in una intervista dedicata alla scelta delle candidature regionali, a cominciare da quelle della Puglia e del Lazio, la Bindi avesse parlato chiarissimo! Non era questo il patto fondativo del Pd e neppure la linea congressuale condivisa appena due mesi fa dalla maggioranza del Partito. La questione delle primarie, il modo in cui e’ stato affrontato e si va definendo la scelta dei candidati alle Regionali, mette in causa la stessa natura del Pd. Gli avvenimenti successivi mi fanno invece ritenere che anche la posizione della Bindi resti totalmente ignorata, nonostante sia la posizione di una dirigente che ha contribuito in misura importante alla vittoria della linea rappresentata da Bersani. Si preferisce continuare invece con la prassi degli accordi variabili di vertice e dei fatti compiuti. Questa volta, a differenza del passato, Rosy Bindi ha tuttavia la possibilita’ di andare oltre le interviste. Per dar seguito alla sua difesa delle vere decisioni uscite dal Congresso, da Presidente della Assemblea Nazionale, faccia valere le prerogative e gli strumenti a disposizione di quella che e’ la massima carica di garanzia del Partito. Chi condivide la passione per la democrazia non potra’ che essere al fianco della Bindi. Le ore ancora a disposizione sono pochissime.