“A margine della tardiva e sofferta concessione delle primarie in Puglia e della contemporanea sospensione di quelle in Calabria, Massimo D’Alema fa sapere che’ ‘e’ favorevole alle primarie ed e’ stato sempre favorevole alle primarie’. Onestamente io non lo avevo capito o, piu’ semplicemente, dietro lo stesso nome di primarie pensavamo e pensiamo ancora a cose diverse”. Lo sottolinea il deputato ulivista del Pd, Arturo Parisi, commentando uno dei passaggi del discorso fatto oggi dall’ex presidente del Consiglio all’assemblea regionale del Pd in Puglia.
“Forse -aggiunge Parisi- non lo avevano pero’ capito anche molti altri, visto che a causa di dissensi insorti, o viceversa per evitarli, per non dispiacere a partiti alleati, o per far piacere a candidati amici, abbiamo consumato energie e tempo preziosissimo trasmettendo l’idea che le primarie non sono per il Pd una scelta stabile e qualificante ma, al massimo, un suggerimento e ogni volta un’eccezionale estenuante conquista”.
“Ho paura tuttavia che non lo abbia capito neppure Nicola Latorre, che dicono essere a D’Alema molto vicino, visto che lo sento ancora oggi invitare Vendola a fare da solo un passo indietro come gli e’ stato suggerito. Spero solo che la decisione di affidare alla disciplina di partito il successo del candidato unico del Pd nella competizione con il candidato di Sinistra Ecologia e Liberta’, non faccia del voto di domenica prossima un voto sul Pd, invece di un voto di speranza per la fuoriuscita della Puglia dalla crisi che la attraversa”.