Anche
alla Camera come al Senato per iniziativa del Sen.Ceccanti, é stata
presentata una proposta di legge finalizzata alla reintroduzione del
Mattarellum in sostituzione dell’attuale legge elettorale. La proposta
si inserisce nel solco dell’iniziativa promossa nei giorni scorsi da
Arturo Parisi e dal Comitato promotore che per voce del prof. Guzzetta
e dell’on. Mario Segni ha sfidato ieri il Parlamento perché dimostri di
farsi autonomamente carico della domanda avanzata dai sottoscrittori
del referendum ai fini del superamento del cosiddetto “porcellum”. La
proposta,composta di un solo articolo, e finalizzata ad un esame in
tempi rapidi, vede come primi firmatari esponenti di tutti i gruppi
parlamentari. Oltre allo stesso Parisi essa é firmata dall’on. Malgieri
del PdL, dall’on. Cambursano dell’IDV e dall’on. Brugger della SVP.
Ad
essi vanno associandosi in queste ore deputati appartenenti ad un ampio
arco parlamentare. “Nonostante i limiti di tempo ristretti – si legge
nella relazione di accompagnamento – riteniamo che sia nostro dovere
raccogliere l’appello del comitato per il referendum. Come gli stessi
promotori della iniziativa hanno ricordato, il Referendum é
innanzitutto un invito al Parlamento perché proceda autonomamente alla
modifica alle leggi delle quali si chiede l’abrogazione, un mezzo non
un fine, una sollecitazione prima che una contrapposizione. Per questo
motivo condividono le ragioni che sono all’origine della iniziativa
referendaria non possono non esperire ogni iniziativa che metta riparo
alle distorsioni introdotte dalla legge attuale avvalendosi
innanzitutto dei mezzi ordinari a nostra disposizione. Anche se da piú
parti si sostiene che é ormai troppo tardi noi riteniamo che sia
ancora possibile mettere riparo alla inerzia passata.” “Ancorché i
vincoli formali imposti all’istituto referendario quando esso riguarda
la legislazione elettorale, non abbiano consentito di rappresentare
questa ragione in modo adeguato, il ripristino del Mattarellum, con la
reintroduzione del collegio maggioritario uninominale, restituisce ai
cittadini la piena disponibilitá della scelta dei propri
rappresentanti.”
Il Mattarellum – ricordano i presentatori – “presenta
oltretutto il vantaggio di essere giá conosciuto e sperimentato dai
cittadini e dalle forze politiche, oltre ad aver dato prova di
consentire il funzionamento di quella democrazia dell’alternanza che
costituisce un riferimento largamente acquisito nella nuova stagione
della nostra democrazia repubblicana.” “Esso rappresenta comunque al
momento l’unica base ipotizzabile per un’ampia intesa traducibile nel
tempo ancora a disposizione.”