La
dichiarazione con la quale il vicepresidente del Senato
Vannino Chiti
reagisce alla decisione dei dirigenti
democratici che assieme a
Franceschini hanno assunto a
sostegno del Referendum conferma le
preoccupazioni che
avevo manifestato in mattinata. Se una persona
della
autorevolezza, competenza e correttezza che tutti
riconoscono a
Chiti arriva ad augurarsi che “la posizione
del partito non sia
vincolante” annunciando che “in ogni
caso intende impegnarsi perché la
proposta referendaria
venga sconfitta” qualcosa non va. Risponde cosi
Arturo Parisi, leader degli ulivisti nel Pd e tra i promotori del
referendum elettorale.
“É per questo che stamane
avevo chiesto
pubblicamente a Franceschini a proposito del
Referendum e della
collocazione europea del Partito una
posizione della stessa forza
riservata alla sua elezione a
segretario. La leale presa di posizione
di Chiti mi fa
infatti temere che dietro la quasi unanimitá della
posizione assunta oggi a S.Andrea delle Fratte non siano
pochi quelli
che condividono le posizioni di Chiti anche se
non hanno lo stesso
coraggio nel dirlo” conclude l’esponente del Pd.