Il Professor Arturo Parisi, tra i pomotori del referendum, ha
dichiarato questa mattina osservando il dibattito in corso:
“Vedo sul Referendum moltiplicarsi posizioni che invece di
assumere a
riferimento l’interesse del Paese non hanno
difficoltá a dichiararsi
ispirate a motivi tattici. Anche
nel mio partito, dietro una posizione
ufficiale a favore
del Sí nel Referendum, vanno moltiplicandosi i
distinguo
per il presente, e le proposte per il dopo referendum. E
questo nonostante il Pd condivida come denominatore comune
la scelta
per la democrazia magggioritaria di mandato, e
piú volte ha dichiarato
di riconoscersi nella proposta di
reintrodurre il Mattarellum. Non
capisco allora chi tra noi
dice “é troppo tardi”.
Solo chi pensasse che il Referendum
é un fine e non un mezzo puó
andare all’appuntamento
referendario senza aver provato tutte le vie
ordinarie.
Perché allora non fermarsi tutti un momento e modificare
la
legge attuale con un sol articolo? Al Referendum mancano
ancora 46
giorni. Il cambiamento introdotto nella legge
europea e quello sullo
svolgimento del referendum
dimostrano che il tempo é sufficiente.
Leggo ora che
addirittura lo stesso Calderoli, che di questa legge é
considerato l’autore, dichiara la disponibilitá a tornare
al
Mattarellum. Vorrei che qualcuno mi spiegasse che cosa
ci impedisce di
provarci?”