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28 Novembre 2007

Referendum: Parisi, in Pd parole diverse da quelle dette ieri

Fonte: Ansa

Roma – Il ministro per la Difesa esprime ”grande soddisfazione” per
la decisione di oggi della Corte di Cassazione di dare di fatto il via libera al referendum
e ringrazia ”gli 821.000 cittadini italiani” che ”hanno voluto firmare in difesa della
democrazia contro il rischio della democrazia della delega”.  

”Se oggi si e’ aperta
una discussione feconda, un confronto costruttivo di cui tutti sembrano rallegrarsi – prosegue
Parisi – questo e’ dovuto solo all’iniziativa referendaria, a quei cittadini che hanno
messo a verbale la passione per la Repubblica”. ”Se il confronto che si e’ aperto oggi
– sottolinea – non si concludera’ con un ritorno al passato, questo sara’ grazie alla prospettiva
tenuta aperta dall’iniziativa referendaria”.  

Per Parisi, quello di oggi, ”e’ un giorno
di piu’ per riconfermare le scelte che, coralmente, i cittadini italiani hanno lasciato
a verbale nei referendum degli anni ’90 per una vera democrazia di governo e per il superamento
di quella dei partiti e delle deleghe”.   Per il ministro della Difesa ora e’ il tempo
di decidere le questioni fondamentali e poi ”si potra’ pensare al modo per realizzarle”.
E per ”scelte fondamentali” il ministro intende decidere tra proporzionale e maggioritario;
tra il bipolarismo e molteplici alleanze; tra lo stringere accordi di fronte agli elettori
e l’accettare di delegare ai partiti perche’ li stringano o li sciolgano loro dopo le elezioni.
 

”Dopo aver trovato un’intesa su questo tipo di scelte – sottolinea Parisi – si potra’
poi parlare anche degli strumenti per metterle in pratica”.   Il padre dell’Ulivo non
e’ affatto contrario al dialogo che si e’ appena avviato tra i poli su legge elettorale
e riforme, anzi, ma non nasconde di essere preoccupato ”per le conclusioni” alle quali
questo dibattito-confronto potra’ arrivare.  

”Sento troppe parole che vanno in direzione
opposta a quelle che abbiamo ripetuto insieme per anni dentro l’Ulivo – afferma con forza
– e c’e’ anche chi pensa che la stagione dell’Ulivo sia confluita in quella del Pd, mentre
c’e’ chi ritiene che quella dell’Ulivo sia definitivamente conclusa”.