Le critiche che alla vigilia della riunione del Pd
vanno moltiplicandosi contro il testo di legge che deriverebbe dalla
vittoria del Si alla abrogazione del porcellum sono solo l’antipasto
della campagna di dinformazione che ci attende. Il Sí che i referendari
propongono agli elettori, non é il Sí ad una nuova legge, ma un Sí alla
abrogazione di quella che Calderoli ha chiamato una “porcata”. Lo
afferma Arturo Parisi, leader degli ulivisti del Pd e tra i promotori
del referendum sulla legge elettorale.
“Il potere che l’ordinamento riconosce al referendum
non è infatti propositivo ma solamente abrogativo. Nel caso delle leggi
elettorali questo potere è inoltre ancora più ridotto perché, per
escludere la possibilità che venga abrogata l’intera legge, i cittadini
vengono costretti a tagli parziali ridotti ad un forte rilievo
simbolico. Perché allora i Rutelli di turno contribuiscono ad
alimentare la disinformazione contrastando il referendum come se fosse
una consultazione propositiva? Vogliono forse confondersi con i
difensori della legge attuale? Ci dicano allora come possiamo mettere
fine alla inaccettabile legge attuale prima che l’attuale parlamento
nominato dai capipartito venga spazzato dalla indignazione popolare
manipolata magari da chi come Berlusconi della sua delegittimazione é
stato ed é il principale responsabile? Ci dicano come potremmo mai
immaginare di mettere mano ad un altra legge senza prima contestare e
mettere a verbale il nostro Si alla abrogazione della inqualificabile
legge di Calderoli?