2222
5 Luglio 2012

RAI: PARISI A GHERARDO COLOMBO. POSSIAMO ARRENDERCI AL FATTO COMPIUTO?

La Rai, gli interessi, gli accordi che ad essa fanno capo sono cosa troppo importante perchè sia possibile non interrogarsi sulla gravità della ferita inferta alla democrazia dalla modalità con la quale è stato oggi rinnovato il Consiglio di Amministrazione. La rimozione e sostituzione d’autorità del Senatore Amato ad opera del Presidente del Senato per conto e nell’interesse del sistema della spartizione partitica impone una domanda che attende urgentemente una risposta. Non è questa tuttavia una domanda che possiamo affidare ai troppi che dopo aver sollevato e denunciato il problema sembrano aver  deciso di farsi una ragione del fatto compiuto.

Denunciare scandali senza alcuna intenzione di perseguirli è purtroppo dentro la politica una prassi consolidata, come abbiamo visto appena qualche giorno fa in occasione delle nomine dei membri della Autorità di garanzia a cominciare, non a caso, dalla Agcom. E’ per questo che con intento esplicitamente pro-vocatorio ci sentiamo costretti a rivolgere la nostra domanda a Gherardo Colombo in nome della stima che nutriamo in lui e del fatto di aver accettato di entrare in questa vicenda dalla porta della società civile nel riconoscimento dei meriti acquisiti come magistrato e del suo impegno per la diffusione della cultura della legalità tra i nostri giovani.

Ritiene il dr. Colombo che il voto che è oggi all’origine del suo primo impegno pubblico sia compatibile con il suo appassionato magistero a favore della moralità e della legalità pubblica? Perchè darsi regole che affidano una decisione al voto personale dei singoli parlamentari e per di più attraverso una procedura segreta e poi trasgredirle in modo così scandaloso modificando addirittura il corpo elettorale a processo elettorale già in corso? Possiamo arrenderci alla illegalità e alla logica del fatto compiuto con l’argomento che l’unica cosa che conta sono i rapporti di forza? Son sicuro che il dr Colombo non lascerà queste domande senza un seguito coerente.