Prima di chiudere definitivamente le porte del ballottaggio legga bene Bersani i numeri sulla partecipazione al primo turno e anche quelli sulla ripresa del partito nei sondaggi. È giusto riconoscere nella grande partecipazione al primo turno un risultato importante. Soprattutto se si pensa alle generali tendenze astensionistiche attualmente dominanti. Non dimentichi tuttavia Bersani che, anche a causa della chiusura delle primarie, dei 3 milioni e 103 mila elettori del 2009 non meno di 500.000 elettori democratici hanno questa volta disertato il voto, un numero sicuramente maggiore se fosse vero l’ipotizzato afflusso di elettori provenienti dal centrodestra. Lo stesso dicasi per i risultati del partito che grazie alle primarie descrivono nei sondaggi un Pd tornato alle misure del 2008. Ricordi Bersani che dietro il 33,2 del 2008 stava allora in effetti più o meno il 26% degli elettori. Anche nei sondaggi più lusinghieri il risultato attribuito oggi al Pd corrisponde invece al massimo al 20% degli elettori. Ancora troppi sono quindi gli elettori perduti non ancora tornati. Non scambi quindi Bersani per guadagni quella che è ora solo una riduzione delle perdite. Incoraggi la partecipazione. Apra le porte. Il momento del coraggio è questo. Senza una grande partecipazione e una sfida aperta alla possibilità di una sconfitta qualsiasi vittoria e le stesse primarie sarebbero svilite.