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1 Aprile 2011

PD: PAROLE BINDI NON CONDIVISIBILI MA ALMENO HANNO IL PREGIO DELLA CHIAREZZA

Dobbiamo ringraziare Rosy Bindi per la chiarezza con
cui, nella intervista rilasciata oggi a Repubblica, ha indicato al Pd la
condotta da seguire nell’attuale passaggio storico. Devono ringraziarla
quanti nella piazza e nel Palazzo si riconoscono nelle sue parole
appassionate, ma, non di meno, quelli che come me, pur comprendendone lo
spirito, in gran parte non le condividono.

La Bindi ha posto a Bersani delle chiare domande. E’
d’accordo che non potendo “rispondere con i mezzi ordinari a una
situazione straordinaria” la “dittatura imposta dalla maggioranza”
merita “come risposta forte” un “presidio permanente avanti a
Montecitorio”? Che “l’astensione del Pd sul federalismo regionale e’
stato un errore”? Che “la non partecipazione – ai lavori parlamentari –
puo’ essere piu’ chiara, piu’ diretta, di una partecipazione che non
incide e spesso si rivela inutile”?

Qual e’ la risposta del Pd? E’ infatti evidente che
sulla linea da lei sostenuta non possono esserci incertezze. Sia per
l’autorevolezza della Bindi, che e’ Presidente dell’Assemblea del
Partito, e contemporaneamente vicepresidente della Camera. Sia perche’
le posizioni da lei illustrate possono essere considerate come un
rafforzamento ma non uno sconvolgimento della linea della segreteria del
Pd.

I comportamenti irresponsabili del Governo e della
maggioranza, quali quelli ai quali stiamo assistendo allibiti e
indignati in questi giorni, chiedono a tutti, assieme alla fermezza
nella risposta, una esattezza assoluta nelle parole e nelle azioni. La
primavera che si annuncia nelle piazze puo’ trasformarsi nella piu’
calda delle estati.