La decisione della Commissione di Garanzia in ordine allo svolgimento dell’ultima assemblea nazionale del Partito Democratico conferma che il tempo della ricreazione è finito. Con il tempo delle feste e delle scuole estive finisce infatti il tempo della declamazione retorica dei valori e della “bella politica” all’americana che domenica avevamo ascoltato ancora una volta sulla bocca di Veltroni e riinizia invece il duro tempo della pratica all’italiana.
Quanto al merito della faticosa sentenza per il momento posso solo dire che il dispositivo è purtroppo quello che temevo da tempo. Quella che mi riservo di approfondire è invece la motivazione. Attendo di poterla leggere con attenzione per capire quale e quanto spazio resti per la democrazia nel partito che abbiamo chiamato democratico.
Attendo soprattutto di vedere se la Presidenza del Partito farà derivare dal riconoscimento della irregolarità nella elezione della direzione del Partito comportamenti conseguenti.
Oggi debbo esprimere la mia solidarietà a chi ricorrendo alla Commissione di Garanzia ha rinnovato, nonostante tutto, la sua domanda e la sua speranza di legalità all’interno del nostro partito.