“A pochi giorni dalla apertura del percorso
congressuale del Partito Democratico l’unica cosa che si puó dire é che
le mani che si alzano per segnalare la propria presenza sono di troppo
superiori alle idee che vengono avanzate per il futuro del partito”. Lo
afferma Arturo Parisi, leader dei Democraticiper la Democrazia.
”
Nonostante l’intervento – continua l’esponente ulivista – di voci nuove
il dibattito fa infatti fatica a trovare l’unica strada che merita di
essere cercata: quella del confronto di idee sul futuro del Paese e del
Partito. Le stesse targhe iscritte sulle sale nelle quali il dibattito
si svolge restano sostanzialmente quelle stesse che hanno segnato il
passato dei partiti fondatori del Pd. Dopo lo svolgimento di piú di
cinque assemblee di corrente, sembra che i piú si limitino a ripetere
quel che ognuno é stato, ieri, l’altro ieri o un secolo fa, ma poco
ancora si dice su quel vorremmo essere tutti assieme domani. Privi di
nuove proposte riconoscibili il criterio piú sicuro per la definizione
delle diverse identitá resta ancora una volta affidato al proverbiale
interrogativo del “dimmi con chi vai e ti diró chi sei”. Sappiamo cosí
con chi e perché sta Rutelli e Marini, cosí come D’Alema e Veltroni.
Molto meno sappiamo perché i diversi candidati stiano con le idee di
quelli che li sostengono”.
“Quanti finora si sono preclusa la
prospettiva di avanzare direttamente una distinta proposta politica per
favorire la formazione di nuovi incontri fondati dalle proposte per il
futuro e solo dalle proposte per il futuro, non possono a questo punto
non avanzare almeno delle domande per aiutare e orientare con la
propria scelta quella dei cittadini ai quali lo statuto affida la
decisione finale. A questo fine, – conclude Parisi – non appena che
anche la proposta di Franceschini, come giá quella di Bersani, di
Marino, e le altre giá annunciate, sará compiutamente disponibile, i
Democratici per la democrazia, a partire dalle esperienza, dai
risultati e dalle sconfitte condivisi in questi due anni, si faranno
attraverso un documento promotori di un contributo al confronto in
corso sulla base di un seminario che consideri comparativamente le
proposte in campo”.