Roma – “Anche di fronte alla prospettiva di una possibile crisi imminente
leggiamo sui giornali di incontri tra Bersani e Casini per concordare la
linea dell’opposizione ma non c’e’ traccia di confronti e accordi tra
le forze del centrosinistra. E’ possibile che si possa continuare cosi’,
con le preferenze dei cittadini che vanno da una parte e i
comportamenti dei partiti che vanno dall’altra?”. Lo chiede Arturo Parisi
che, dieci giorni fa, come rappresentante del comitato referendario ed
insieme a Sel e Idv ha chiesto “l’indizione urgente di primarie di
coalizione per scegliere linea e guida per le prossime elezioni”.
“In
questi giorni -prosegue Parisi- i sondaggi hanno confermato che
l’insieme dei partiti di centrosinistra supera di circa dieci punti i
partiti della attuale maggioranza. Un sondaggio recente ha dimostrato
che messi a scegliere tra due coalizioni alternative, gli elettori
attribuirebbero alla coalizione di centrosinistra la maggioranza
assoluta con un distacco di 5 punti su una alleanza tra il terzo polo e
il centrodestra”.
Tuttavia, aggiunge, “nei rapporti tra i partiti
e sui giornali esiste invece come unica alternativa al centrodestra: la
ricerca prevalente se non addirittura esclusiva di una aggregazione
costruita a partire dall’accordo tra il Pd e l’Udc”.
“Quando potremo assistere finalmente ad un confronto politico tra i
partiti del centrosinistra per costruire l’alternativa che il Paese
attende? Un confronto -incalza Parisi- certamente aperto ad altri
incontri, ma tuttavia un confronto, non solo una fotografia come e’
accaduto a Vasto? Lo chiediamo a Bersani cosi’ come a Di Pietro e Vendola con i quali all’interno
del referendum abbiamo raccolto la protesta e la speranza dei nostri
elettori. Cosa attendiamo?”.
“Basta considerare comparativamente
il percorso seguito nel 2005 in Italia e sul nostro esempio in Francia
per rendersi conto che siamo in ritardo. Dal confronto risulta
chiaramente che se la decisione di indire le primarie di coalizione non
viene concordata nel tempo piu’ veloce possibile il ritardo nella
costruzione della coalizione rischia di essere eccessivo. Questo
-spiega- sia che le elezioni si svolgano alla scadenza ordinaria sia in
previsione di elezioni anticipate.
Questo sia che si svolgano
nell’autunno del 2012, sia a maggior ragione che dovessero svolgersi,
come Bersani avrebbe concordato con Vendola, nel prossimo febbraio”.
“Lungo
o breve che sia il cammino che ci attende esso inizia comunque con un
passo. A quando l’incontro tra i partiti del centrosinistra per
cominciare a parlare del futuro? Del programma per costruirlo della
guida per realizzarlo, attraverso le primarie di coalizione. Comunque e’
tardi”, conclude Parisi.