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23 Luglio 2007

Pd. Parisi: ora che grazie anche a Letta il pluralismo é assicurato mi auguro che anche la parità della competizione sia garantita

L’annuncio della candidatura di Enrico Letta alla guida del Pd non può
che essere salutato con soddisfazione. La decisione di alzare la mano e dire
“io” “ho una idea per il futuro del Paese e sono pronto a mettere le mie
energie al servizio del nuovo partito che nasce” è un atto di coraggio e di
generosità. In una cultura politica che con la scusa del “noi” scoraggia
l’assunzione personale della responsabilità e del rischio già dire “io” senza
nascondersi dietro la antica formula ipocrita “alcuni amici mi hanno
chiesto” è, dopo quello di Rosy Bindi, di Furio Colombo, e degli altri che
hanno annunciato la loro candidatura, un altro contributo ad una
rivoluzione.

Gli ulivisti vedono nella candidatura di Letta una decisione
che premia l’impegno che, in nome della passione per un partito nuovo, li
hanno determinati a mettere il loro piede nudo per impedire che la porta
della candidatura unica di partito sostenuta dai vertici dei partiti
promotori si chiudesse. Ora che la competizione democratica è stata grazie
al pluralismo delle candidature così faticosamente conquistata, mi auguro
che essa sia anche resa praticabile da condizioni e prassi che rendano la gara
almeno apparentemente paritaria.