Roma – ‘Leggo che Franceschini si sarebbe ‘lasciato scappare di un accordo con Arturo Parisi per
candidature concorrenti ma non avversarie all’assemblea per la nuova
segreteria del partito’. Per parte mia non posso che definire la
notizia priva di ogni fondamento’. Cosi’ Arturo Parisi smentisce una ricostruzione apparsa su un quotidiano legata alla candidatura dell’attuale segretario del Pd.
‘Confido
che Franceschini – afferma l’ex ministro – provvedera’ per parte sua a
contestare quanto a lui attribuito, rompendo il silenzio sulla voce
lasciata circolare troppo a lungo su un supposto sostegno alla mia
candidatura. Dopo il rifiuto delle primarie, speravo con la mia
candidatura di aver almeno costretto il Partito ad onorare il suo nome
attraverso un primo regolare voto segreto dell’Assemblea. Il Partito
infatti fino a quel giorno non aveva mai votato’.
‘Non vorrei che – aggiunge Parisi da
una stagione nella quale il maggior peccato del Partito Democratico e’
stato appunto quello di non essere sufficientemente democratico, si
passasse ad una stagione nella quale il Partito democratico passasse
per democratico solo per finta. Giustamente ieri Franceschini ha
ridicolizzato la pretesa unanimistica di Berlusconi ipotizzando per
celia un sondaggio che lo da al 92 %.
Sono percio’ sicurissimo che
riuscira’ a rendere onore alla piccola minoranza che, pur informata
dalla presidente Finocchiaro dell’invito rivolto all’Assemblea ‘da
tutto il gruppo dirigente nazionale e da tutti i segretari regionali’
perche’ fossero rifiutate le Primarie e votato Franceschini, ha deciso
altrimenti’. ‘E’ appunto – conclude l’esponente ulivista – alla
presenza di quella minoranza che rappresentera’ appunto un ancorche’
minimo segno di differenza tra il Pd e quel Pdl che con voto di
acclamazione confermera’ tra pochi giorni Silvio Berlusconi come
Presidente del Partito’.