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17 Dicembre 2008

Pd, Parisi: le elezioni europee non possono essere il nostro congresso

Autore: Arturo Parisi

“Se c’è una cosa alla quale non riesco ad arrendermi
é l’idea che il voto delle Europee sia il nostro vero congresso. É
questa infatti la posta della scommessa non dichiarata tra Veltroni e i
suoi cosiddetti “anonimi oppositori”. Lo afferma il professor Arturo Parisi a Panorama.

“Veltroni spera che prima o poi gli capiti una carta
vincente. Gli altri scommettono sulla sua sconfitta che in questo caso
é purtroppo la nostra sconfitta. Una pazzia. Tutto perché non si ha,
meglio, non si é avuto il coraggio di riconoscere le nostre sconfitte,
e di analizzarne le cause. Ormai é evidente a tutti che non c’é uno dei
punti della linea di Veltroni che abbia retto alla prova dei fatti. Non
la pretesa di vincere da soli, visto che tutte le prove elettorali
hanno dimostrato che il partito da solo non va da nessuna parte, anzi,
meglio, va sicuramente indietro. Non la tesi delle maggioranze omogenee
come condizione della vittoria e del governo, considerato che ho
sentito rimpiangere che in Abruzzo non sia stata fatta un’alleanza da
Rifondazione all’Udc. Altro che Unione. Non la ridefinizione del
rapporto col Cavaliere che da “principale esponente dello schieramento
a noi avverso”, é tornato ad essere, in gara con Di Pietro, anche se a
giorni alterni, il nemico di sempre: quasi che il problema fosse la
persona di Berlusconi e non invece il piú grave fenomeno del
Berlusconismo che va semmai trasferendosi dal centro alla periferia e
dal centrodestra al centrosinistra.