Roma – “Sento D’alema avanzare una proposta per il futuro del Paese diversa da quella di Veltroni. Sento, appunto. Vorrei essere piu’ sicuro che lui si faccia promotore di idee alternative”. Arturo Parisi, a Radio24, ha rinnovato le sue critiche alla linea politica del Partito democratico ed ha sottolineato che bisogna “aprire un dibattito tra persone e, soprattutto, tra idee”, anche se “dentro il confronto politico ogni discussione che si concentrasse sui nomi sarebbe stupida”.
L’ex ministro della Difesa ha parlato apertamente di una alternativa a Veltroni. “In Italia siamo 60milioni persone. Piu’ o meno la meta’ facevano riferimento al campo del centrosinistra. Figuriamoci se non riusciamo a trovarne due o tre che alzino la mano per dichiarare la loro idea del Paese e confrontarla con quella che non ha compiutamente esposto Veltroni”. Le critiche ai dirigenti del partito sono mosse anche seguendo il filone calcistico: “Nel calcio la sconfitta e’ evidente a tutti ed e’ un punto di partenza inevitabile. In politica e’ possibile chiamare vittoria anche quelle che sono sconfitte plateali. Quello che oggi si tarda a riconoscere”.
Parisi ha rimproverato la decisione di andare a “separazione consensuale” tra Veltroni e Bertinotti, poi “i risultati di Roma, dove i dirigenti nazionali, Veltroni, Rutelli e Bettini sono stati bocciati sonoramente” e anche il risultato delle amministrative in Sicilia. “Si deve riprendere il cammino laddove lo abbiamo interrotto -ha spiegato ancora Parisi-. Che non e’ l’Unione ma e’ il progetto dell’Ulivo, un’alleanza attorno ad un programma nostro. Del resto, cosi’ aveva detto Il Pd. Ma abbiamo prima saputo della chiusura del confronto e poi, dopo, abbiamo appreso del programma che vedo allontanarsi nella memoria”.