Intervenendo
a Sassari ad una riunione di democratici, Arturo Parisi, leader dei
“Democratici per la Democrazia”, riferendosi alla proposta avanzata da
esponenti veltroniani, come oggi Morando, coordinatore del governo
ombra, che ha rilanciato oggi l’idea di un congresso anticipato prima
delle europee, Arturo Parisi, leader dei “Democratici per la
Democrazia”, ha replicato “Perchè proporre un congresso sapendo che è
impossibile, quando potremmo convocare subito l’Assemblea costituente,
unico organo del Partito eletto democraticamente?” aggiungendo “Per i
dirigenti democratici di un Partito che si chiama democratico, la
democrazia deve essere sempre una promessa, mai una minaccia.”
“Vedo
che tra i dirigenti più responsabili dell’area veltroniana si va
rafforzando finalmente la convinzione che così non si può andare
avanti. – ha detto Parisi -Torna così ad affacciarsi quella idea di un
congresso straordinario che, all’indomani del disastro elettorale,
Veltroni aveva avanzato con l’idea di farsela bocciare, col solo
consenso quindi della componente ulivista. Talvolta capita che si fa
per convenienza quello che non si è fatto per convinzione, e la
disperazione suggerisce altre volte quello che avrebbe dovuto indicarci
la speranza. Vuoi vedere che anche Veltroni finirà per capire che
rispettare la democrazia conviene? Vuoi vedere che Veltroni si è
improvvisamente ricordato che prima che lui i tremilioni e
cinquecentomila cittadini un anno fa hanno eletto quella Assemblea
costituente che lui ha fatto funzionare giusto il tanto che serve per
applaudire lui e le sue proposte? Vuoi vedere che si ricorda che la
Commissione di garanzia ha riconosciuto che la Direzione che lui si
propone di convocare è stata da lui nominata in modo illegittimo e
perciò da rieleggere nel rispetto delle regole interne? Vuoi vedere che
invece di dar luogo ad una dirompente guerra di tessere per la
convocazione impossibile di un congresso scopre che già ora l’unico
organo eletto democraticamente potrebbe svolgere con più legittimità
questa funzione solo che lo si voglia convocare? E, allora, dica
Veltroni, cosa vuol fare del suo e del nostro futuro e sottoponga la
sua proposta ai delegati eletti dai cittadini perchè finalmente ne
possano discutere e attorno a mozioni contrapposte deliberare nel
rispetto delle regole democratiche. Altrimenti si prepari al
moltiplicarsi di casi Villari, e alla continuazione della guerra tra
correnti che col suo comportamento ha finora alimentato.”