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14 Febbraio 2010

Pd: Parisi a Binetti, futuro non si costruisce con partecipazione confessionale

Prima di Castagnetti, che con disappunto sento parlare “a nome della maggioranza dei credenti che restano nel Pd”, a dover manifestare amarezza per l’uscita di Paola Binetti dal partito dovrebbero essere i democratici tutti non perche’ credenti ma perche’ democratici.

La sua uscita segnala infatti il fallimento della sua scommessa personale ma anche l’incapacita’ del partito di farsi luogo di confronto tra persone e di sintesi al servizio della decisione politica.

L’amarezza che manifestiamo oggi e’ tuttavia figlia della amarezza che non abbiamo manifestato ieri per il modo in cui Paola Binetti e’ entrata e ha partecipato alla vita del partito.

Non e’ in forza della sua ricca umanita’ e della profondita’ delle sue convinzioni che Paola Binetti ha infatti preso parte da protagonista al confronto politico, ma in nome di una etichetta confessionale, i Teo-dem, che con la sua adesione le e’ stata costruita addosso con una irresponsabilita’ che mi auguro almeno in parte inconsapevole delle sue gravi conseguenze.

E’ a causa del modo in cui Paola Binetti e’ entrata ed e’ stata nel Pd, che quello che poteva essere un confronto fecondo tra persone e’ apparso in troppi passaggi uno scontro tra posizioni pregiudiziali definite dai diversi passati invece che dal comune futuro.

E’ a causa di questo che i valori testimoniati da Paola Binetti sono finiti per diventare posizioni minoritarie tollerate rispetto alla posizione prevalente. E’ con il contributo determinante suo e dei suoi ispiratori politici che e’ stata rivendicata una rappresentanza e una quota cattolica incuranti del fatto che questo avrebbe riportato in vita identita’ e quote che per un momento avevamo speravato superate.

E’ a causa di questo che l’uscita di chi aveva preso parte alla nostra avventura non solo “da cattolica” ma “in quanto cattolica”, puo’ essere paradossalmente raccontato come l’uscita dei cattolici dal Pd.

E’ a causa di questo che, come dice Castagnetti, “i credenti che restano nel Pd” cioe’ a dire “i cattolici che dal Pd non se ne sono ancora andati” saranno tentati, indotti, o costretti a indossare gli abiti confessionali che, immaginando di andare in un partito nel quale essi non sono piu’ necessari, lei ha lasciato alle sue spalle. Se con la amarezza per l’uscita di Paola Binetti dal Pd, ricordiamo la amarezza che non abbiamo manifestato in passato, lo facciamo per evitare tempi ancora piu’ amari in futuro.