ROMA – Arturo Parisi, attraverso il suo portavoce, definisce ”falsa” la notizia secondo cui avrebbe chiesto una propria quota nella direzione del Pd. E ”fantasiose” alcune ricostruzioni dello ”scontro” avvenuto nell’assemblea del Pd sull’elezione della direzione. ‘
‘Chi ha detto all’Ansa che Parisi avrebbe chiesto una propria quota per la direzione – si legge nella nota del portavoce dell’ex ministro della Difesa – ha mentito sapendo di mentire. Chi accredita l’idea che la possibilita’ di presentare una lista alternativa a quella della presidenza sia stata avanzata perche’ Parisi avrebbe chiesto una ‘sua’ quota dice il falso.
La verita’ e’ che, considerato che la convocazione dell’Assemblea e’ stata annunciata il 15 maggio scorso, la leadership del Pd ha avuto 35 giorni per rendere pubblico l’odg e il regolamento per la elezione della direzione.
Invece di rendere pubblico odg e proposta di regolamento al fine di consentire, cosi’ come previsto dallo statuto, una elezione fondata su un confronto politico che muovesse dai giudizi sulle vicende recenti e non dalle aggregazioni del trapassato remoto (storiche), di quelle del passato remoto (primarie), o di altre associazioni di mutuo soccorso, la leadership si e’ esercitata nella composizione di un organismo chiuso composto per quote disattendendo i diritti dei delegati dell’Assemblea”.
”Tutto il resto – prosegue la nota – e’ insinuazione, chiacchiera e disinformazione. Parisi ha comunque dichiarato di sfidare chiunque vada diffondendo informazioni diverse a farlo a viso aperto, esattamente cosi’ come oggi ha sfidato pubblicamente Franceschini che stamane – conclude la nota – aveva concluso il suo intervento avanzando una oscura insinuazione che non ha tuttavia successivamente esplicitato”.