“A me pare che fu “tafazziana” la scelta di Dl e Ds di correre separati al Senato che consentì l’elezione di Antonio Polito”. Risponde cosi Andrea Armaro, portavoce del ministro Parisi ad Antonio Polito che ha definito tafazziana la scelta di dar vita al referendum.
“E’ certificato che se le due forze politiche si fossero proposte al Senato sotto il simbolo dell’Ulivo come alla Camera i senatori del centrosinistra sarebbero stati certamente più numerosi. Il film che abbiamo visto in questi anni sarebbe stato certo diverso e magari anche la sconfitta finale per pochi voti. Certo questo avrebbe comportato una selezione diversa della candidature.
Magari sarebbero state candidature radicate nel territorio, candidature condivise, candidature coerenti col progetto politico del PD. Magari avremmo trovato nei senatori eletti nel centrosinistra la stessa coerenza che abbiamo trovato negli 821 mila cittadini italiani che hanno firmato il referendum e che in buona parte avevano creduto alle nostre promesse di riforma della legge elettorale. Impegni ahimè disattesi da un certo modo di svolazzare con leggerezza da una posizione all’altra come se nulla fosse. Lo diciamo pensando al passato ma anche alle decisioni che dovranno essere prese in queste ore”.