Se i dirigenti di partito che oggi hanno voluto manifestare la loro appartenenza a Piazza S.Pietro avessero partecipato all’Angelus così come si partecipa ad un momento religioso, da laico non potrei che averne un profondo rispetto e da cattolico non potrei che rallegrarmene. Le dichiarazioni che hanno preceduto e oggi accompagnato questa presenza autorizzano tuttavia il sospetto che molti dei dirigenti dei partiti politici erano invece lì come rappresentanti di parte e per ragioni politiche, e confermano il giudizio che alla vigilia ci ha portato a denunciare il loro contributo come strumentale ed equivoco. Non ricordo nessun precedente simile neppure al tempo dell’unità dei cattolici attorno alla Dc. Chi riuscirebbe a ricordare e neppure ad immaginare De Gasperi alla guida della sua parte a Piazza S.Pietro? Se il silenzio del Vescovo di Roma alla Sapienza è stato per noi un fatto triste, le parole dette per spirito di parte oggi a Piazza S.Pietro sono un fatto tristissimo. Due modi diversi per mancare di rispetto alla valore della religione, e allo stesso tempo alla laicità della politica. Non possiamo continuare così. E’ necessario che quanti hanno a cuore la pace religiosa del Paese, cioè il bene dell’Italia cooperino tra loro per interrompere questo processo.