Il
“Porcellum” di Calderoli è una legge da superare anche per lei?
Quali
i principali motivi che suscitano la sua indignazione?
Del
porcellum? La moltiplicazione delle liste per ramazzare voti all’insegna
della divisione, da accatastare poi solo al fine di lucrare il premio
di maggioranza. E, poi, naturalmente, la sottrazione ai cittadini del
diritto di eleggere il proprio rappresentante. Ma, ancora di piú, ad
indignarmi sono tutti questi anni sprecati. Porcata! Porcata! Porcata!
Ma si lascia intanto che il tempo si consumi e decida per noi. Mentre
Calderoli provoca i capipartito, dicendo che se questa legge passo’
cosi’ liscia e nonostante tutto resiste e’ perche’ in fondo non dispiace
a nessuno.
Ma c’è una
possibilità che sia discussa alle Camere?
Ma certo! Basta
volerlo. Ma per volerlo va chiesto. E’ quello che, da deputato, ho
chiesto al mio capogruppo Franceschini. Contatta gli altri gruppi. Mi ha
risposto che la prima parola tocca al Senato. Mentre i senatori che con
Ceccanti hanno sottoscritto la proposta si battono con lo stesso
obiettivo, l’ho chiesto percio’ intanto ancora una volta a Bersani. Per
favore, tutto ma non un altro gioco dell’oca. Solleciti Bersani i nostri
del Senato perche’ ottengano dalla Presidenza e dagli altri gruppi al
piu’ presto una risposta. Un si’ o un no. Altrimenti dovremo pensare ad
altre vie.
In questi giorni si attende anche il referendum
Castagnetti che ha il medesimo obiettivo, restaurare il Mattarellum
(attraverso la con-sultazione popolare): lei pensa che sia possibile
sostenere questo tentativo, se non dovesse andare in porto il suo
progetto legislativo?
Io so solo che non possiamo permetterci che
il Parlamento venga eletto per la terza volta sulla base di una legge
deligittimata e deliggittimante come e’ l’attuale “porcata”. Come
ignorare la collera che cresce nel Paese contro un parlamento che tutti
definiscono come un parlamento di nominati? Ma so anche che le forze
rappresentate in Parlamento possono promuovere e sostenere un referendum
solo dopo che hanno dimostrato di avercela messa tutta per cambiare la
legge in Parlamento. Ripeto: tutta! Le ore sono poche, ma possono e
debbono essere messe tutte a frutto. Soprattutto dopo questi cinque
lunghi anni di inerzia e di rinvii. Berlusconi dice che e’ pronto ad un
confronto? Anche se non e’ credibile, mostriamo ai suoi elettori che
accettiamo la sfida. Se e’ si’. Cambiamo la legge elettorale assieme
subito. Se e’ no, rendera’ ancora una volta e definitivamente palese che
e’ lui e solo lui che ha privato e priva gli Italiani del diritto di
eleggere il loro Parlamento. Il Referendum che ne conseguira’ sara’
allora si’ un referendum obbligato in difesa della democrazia. Un
referendum contro di lui.
Invece il referendum su cui il
politologo Passigli sta raccogliendo le firme vede lei e altri
referendari storici totalmente contrari: perchè ? Non deve essere
prevalente in questa situazione lo scopo di abrogare il ‘Porcellum’ in
qualunque modo?
Contrari? Contrarissimi. Abrogare il
Porcellum e’ sacrosanto. Ma per riprendere il cammino che il Porcellum
ha interrotto, quello che ha messo il governo dei Comuni delle Province
delle Regioni nella mani dei cittadini. Il referendum di Passigli punta
invece semplicemente a tornare alla proporzionale tradendo il voto del
Referendum del 93, riaffidando di nuovo ai capipartito il potere di fare
e disfare i governi in Parlamento, mentre lascia i cittadini privi come
ora della possibilita’ di scegliere i propri rappresentanti.
Eppure
il referendum Passigli pare aver ottenuto consensi tra i partiti (Udc,
Sel, socialisti, perfino nel centrodestra), nella società civile e
anche tra i sindacati (Cgil). Non è un segnale significativo e
interessante?
Piu’ che interessante definitivamente
chiarificante. Guardi quello che dice ieri Casini nell’intervista su
Repubblica. “Perche’ mai lei che, col Ccd, si vantava di aver fatto una
scelta bipolare – gli chiede De Marchis – appoggia oggi come Udc il
referendum Passigli per il ritorno al proporzionale?” “Perche’ sul
maggioritario si puo’ sbagliare una volta, ma perseverare sarebbe
diabolico.” Ecco un parlare onesto. La verita’ e’ che, chiedendo col
Porcellum il superamento della legge Mattarella uscita dal referendum
del ’93, Casini fece il grosso del lavoro di demolizione. Ora lo si
vuole semplicemente portare a termine. E con Casini stanno tutti i
pentiti che vogliono tornare indietro, quelli che non si sono mai mossi,
e quelli che hanno fatto finta di muoversi per quel tanto e fintanto
che il maggioritario gli conveniva. L’onesta’ di Casini ci chiede una
risposta altrettanto onesta. Io voglio abrogare il Porcellum per
riprendere il cammino anche a Roma, esattamente come avanti siamo andati
nel governo dei comuni, delle province, e delle regioni. Anche io ho
“messo i capelli bianchi” come dice Casini ma ho memoria sufficiente per
ricordare a me e nel caso agli altri come andavano le cose nel bel
tempo passato.
La recente proposta del Pd (collegi uninominali,
doppio turno, recupero proporzionale, diritto di tribuna) è
accettabile? Se ne può discutere?
Discuterne farebbe piacere
anche a me. Seppure segga nella Direzione, abbia dedicato tutta la mia
tardiva vita politica e prima la lunga attivita’ accademica a questi
temi, ne so sicuramente meno di lei. In attesa di contrordini chiari,
resto percio’ fermo alle posizioni ufficiali che fin dai tempi
dell’Ulivo sono state definite e confermate sempre uguali. Spero che
prima o poi ne parleremo.
Lei addirittura teme che il Pd (o
almeno settori del suo partito) sia favorevole a tornare al voto con il
“Porcellum”?
Che, dietro i pronunciamenti ufficiali, si
confrontino nel Pd due linee radicalmente opposte e’ un segreto di
Pulcinella. Tuttavia il tempo del chiarimento e della scelta si
avvicina. Queste sono infatti questioni spigolose che, purtroppo, mal si
adattano ad essere illustrate e risolte da metafore. Sento che presto i
restauratori finiranno per dover svelare il loro progetto di
restaurazione, i riformatori saranno costretti ad onorare nei fatti il
loro progetto di riforma.