Ci fa piacere che il Presidente Berlusconi individui nella necessità di una nuova architettura istituzionale una priorità del suo governo. Mi sentirei più sicuro se la lezione che dice di aver appreso dal 2001 oltre a riguardare il funzionamento della macchina dello Stato, riguardasse anche lo spirito della democrazia e del dialogo. Chi chiamerebbe mai offerta di dialogo una richiesta all’opposizione perchè aggiunga semplicemente i suoi voti a sostegno del suo programma?
“Un patto da scrivere assieme” fu il titolo che nel 96 demmo alla scheda relativa alle riforme istituzionali, e a quello spirito ci attenemmo nella bicamerale. “Un patto da scrivere assieme” è ancora la regola che dopo dodici anni ci guida per quel che riguarda le regole che debbono presiedere alla architettura e al governo della casa comune. Non crede il Presidente Berlusconi che questa dovrebbe essere una regola per tutti?