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14 Novembre 2004

Mediaset: Parisi, Mentana documenta in modo incontrovertibile perché la libertà è incompatibile con Berlusconi. Nessun dialogo è possibile su nessun argomento con chi ti punta una telecamera alla tempia

L’intervista di Mentana al Corriere della Sera dimostra che quello che abbiamo detto ad immediato ridosso della notizia della sua sostituzione alla direzione del TG5 era solo inesatto. Mentana non è stato cacciato: è stato rimosso. Mentana è chiarissimo. Una rimozione:  non una separazione consensuale e men che mai una promozione. Sollecitati a sostituire rimozione a cacciata l’intervista di Mentana ci costringe a ribadire invece la nostra affermazione: la libertà non è compatibile con Berlusconi. La libertà: quella pianta dalle molte radici che si affida appunto alla divisione tra i poteri, chiedendo ad ogni potere di svolgere la propria missione in autonomia rispetto agli altri. Mentana ci dice invece che a Mediaset  il margine di libertà a lui concesso era un semplice paravento utile solo fino alla approvazione della legge Gasparri perchè offriva appunto una “immagine di autonomia di Mediaset dalla figura politica di Berlusconi”.

Approvata la Gasparri non ci sono più remore a coprire il fatto che la logica che guida il padrone di Mediaset e il Presidente del Consiglio è una sola: quella della massimizzazione del potere della persona di Berlusconi costi quel che costi sul piano della libertà e cioè a dire di una concezione della democrazia fondata sul pluralismo. Non penso che ci fosse bisogno di Mentana per approdare a questa conclusione. Ma a quanti immaginano dialoghi, tavoli, e confronti con Berlusconi  su qualsivoglia tema, consiglio di ritagliare  questa intervista e conservarla a futura memoria. Come abbiamo detto tante volte: nessun dialogo è possibile con chi ti punta una telecamera alla tempia.