“Le decisioni che grazie anche alla iniziativa degli ulivisti il
partito ha adottato nella direzione di oggi, a partire dal
riconoscimento comune della fondatezza e gravita’ delle denunce
avanzate, sono per gli ulivisti una sfida che li chiama a continuare
affinche’ le regole non restino sulla carta ma guidino la vita
quotidiana del partito”. Cosi’ Arturo Parisi, in una dichiarazione a
commento della riunione di oggi della Direzione Dl, dove e’ stato
approvato all’unanimita’ il regolamento congressuale.
“Oltre che
strumento per la partecipazione dei cittadini – osserva Parisi – i
partiti sono chiamati ad essere nel rispetto delle regole e nella
democrazia interna esempio e modello della societa’ che propongono ai
cittadini. Con quale credibilita’ potrebbero mai promuovere democrazia
e legalita’ partiti che non la praticano innanzitutto al loro interno?
Purtroppo cosi’ non e’ – sottolinea l’esponente Dl – Ma non possiamo
arrenderci. Il superamento dei mali della democrazia di partito e’
ancora lontano. Ne’ riteniamo che la battaglia contro di essi possa
essere rinviata a nuove normative che attuino finalmente l’art.49 della
Costituzione, o surrogata dall’ipocrisia dei tanti che pur dicendo di
volere dicono di non potere, e pertanto rinviano sempre le battaglie di
oggi a domani”.
Parisi prosegue, rivendicando il ruolo degli
ulivisti: “Battendosi spesso a mani nude nella Margherita per la
legalita’ e la democrazia di partito, gli ulivisti sanno di battersi
per la democrazia di tutti. Nessuna delle conquiste di questi anni
sarebbe stata conseguita senza le loro passione e determinazione: senza
i loro allarmi, senza le loro richieste, senza le loro proposte. Anche
in questo nuovo passaggio di vita interna gli ulivisti si sono battuti
fin dal primo manifestarsi delle distorsioni per interrompere e
invertire la dinamica perversa che andava determinandosi e certificare
– conclude – l’esistenza di una base reale di cittadini”.