Roma – “Non mi risulta un riarmo di hezbollah e non mi risulta,
almeno in termini tali, da modificare la linea di condotta adottata
dall’Onu. L’efficacia della missione Unifil ha garantito una tregua che dura
da un anno”. Secondo il ministro della Difesa, Arturo Parisi, non ci sono le
ragioni, ne’ sussistono motivi, per modificare la natura e l’impegno
dell’Italia sul fronte libanese.
Intervenendo a ‘Omnibus’ in
onda domani su La 7, il ministro ha tuttavia ammesso che in Libano “la
situazione e’ drammatica e i fatti capitati in questi ultimi giorni non
possono che allarmarci. In ogni caso -ha concluso- occorre ricordare che
l’allarme non riguarda hezbollah ma il nord del Paese e gli insorgenti che
giungono da Paesi confinanti con il Libano”. Milizie “riconducibili piu’
alla componente sunnita che non alla parte sciita del Paese”.