Lisbona – Nel caso in cui gli incidenti che si stanno verificando
nel nord del Libano dovessero estendersi anche al sud, dove e’ schierato il
contingente italiano, l’Italia e’ pronta a condividere con l’Onu
”l’individuazione dei modi e dei mezzi per affrontare l’eventuale
minaccia”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Arturo Parisi, parlando
con i giornalisti a margine di una visita ufficiale in Portogallo.
”In Libano – ha affermato il ministro – siamo impegnati a sostenere la
stabilita’ e certo condividiamo la preoccupazione per la situazione sul
terreno anche se abbiamo la consapevolezza della capacita’ dei contingenti
che operano in teatro di affrontare il livello di rischio attualmente
presente”.
Tuttavia, ha proseguito Parisi, ”condividiamo la necessita’
di vigilare al massimo, guidati dalle indicazioni che arrivano dal
teatro operativo” e, in questo contesto, ”il Libano indubbiamente segnala
degli aumenti del livello di pericolo che pero’ riguardano un’area esterna
all’ambito di intervento della missione Onu Unifil”.
Allo stesso tempo, ha aggiunto Parisi, anche la minaccia
con cui ci si deve confrontare nel nord ”ha natura e origine diversa.
Quello che ci conforta e’ la capacita’ dimostrata dall’esercito libanese ed
anche il consenso registrato tra la popolazione in ordine alla risposta a
questa nuova minaccia”.
Ma che cosa succederebbe se gli incidenti si
spostassero a sud? ”Naturalmente – ha risposto il ministro – noi seguiamo
momento per momento l’evolversi della situazione e qualora i problemi
che sono sorti al nord dovessero avere dei riflessi al sud, evidentemente
condivideremo all’interno della missione e sotto la guida dell’Onu,
l’individuazione dei modi e dei mezzi per affrontare l’eventuale minaccia
che dovesse presentarsi”.
E’ ipotizzabile un rafforzamento dell’impegno
italiano, in particolare per quanto riguarda il sostegno alle forze armate
libanesi ? ”Noi siamo gia’ impegnati – ha detto il ministro – a
sostenere l’esercito libanese, sia per quanto riguarda la sua
operativita’ nel sud, sia per quanto riguarda la sua strutturazione.
Gia’ in incontri che si sono sviluppati sia a livello politico che tecnico,
abbiamo individuato le modalita’ per rafforzare la loro capacita’ operativa.
Si tratta di continuare nel solco delle iniziative intraprese – ha concluso Parisi – piuttosto che intraprenderne delle nuove”.