Jebel Marun (Libano) – “Da oggi siete a tutti gli effetti soldati dell’Onu, soldati del mondo, soldati di pace”. Così il ministro della Difesa, Arturo Parisi, si è rivolto oggi ai militari italiani della missione Unifil nel sud del Libano che proprio in queste ore stanno passando sotto il controllo operativo della missione Onu.
Parisi ha espresso “soddisfazione e orgoglio” per il lavoro svolto “in due settimane dai nostri militari schierati a Jebel Marun. “Avete lavorato bene – ha detto il ministro -. Vedervi oggi già schierati nella zona di competenza, pronti a mettere le vostre capacità, la vostra professionalità, la vostra serietà di intenti al servizio della pace è motivo di soddisfazione e di orgoglio”.
Tutto il Paese, ha proseguito Parisi, “continuerà a seguirvi da vicino” in questa missione “lunga, rischiosa, costosa, difficile, e tuttavia doverosa”. Una definizione, quella del ministro sulla missione, già ribadita altre volte: “Confermo oggi queste affermazioni anche se l’attività finora svolta rafforza in me l’ottimismo e la fiducia”.
L’Italia, ha ricordato ancora il ministro della Difesa, ha “assunto il comando della forza navale incaricata di assicurare, ad interim e in coordinamento con Unifil, il monitoraggio e la sorveglianza delle acque libanesi, in attesa della forza assegnata all’Onu”. “La richiesta di questa ulteriore responsabilità di comando, inizialmente non prevista – ha aggiunto Parisi – è di per sé il riconoscimento della nostra capacità operativa e allo stesso tempo della nostra equidistanza”.