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2 Ottobre 2008

Lettera di Arturo Parisi a Anna Finocchiaro e Walter Veltroni

Autore: Arturo Parisi

All’on. Anna Finocchiaro

nella sua qualità di Presidente della Assemblea Costituente Nazionale del Pd
del 20 giugno u.s.

All’on. Walter Veltroni

nella sua qualità di Segretario Nazionale del Pd

e, per conoscenza,

al Presidente e ai Componenti
della Commissione Nazionale di Garanzia del Pd

Come è sicuramente a voi noto, con delibera adottata il 17 settembre u.s. la
Commissione Nazionale di Garanzia, ha respinto il ricorso, a suo tempo presentato dal sen. Mario Lettieri, delegato all’Assemblea, avente ad oggetto lo svolgimento dei lavori della stessa, segnatamente con
riferimento:

a) alla mancata applicazione delle procedure previste dall’art. 44 dello
Statuto per la approvazione di alcune modifiche statutarie;

b) alla richiesta della sottoscrizione da parte di almeno il 10 per cento
dei componenti del’Assemblea di eventuali liste di candidati alla Direzione
nazionale.

In particolare, la delibera, in riferimento alla contestazione della
legittimità della richiesta del quorum del 10 per cento dei membri
dell’Assemblea quali sottoscrittori di eventuali liste di candidati alla
Direzione nazionale, respinge il ricorso motivandolo con il fatto che in
concreto non fu presentata allora alcuna “lista di candidati alternativa a
quella votata dall’Assemblea, pur sottoscritta da un numero di componenti
inferiore alla citata soglia del 10 per cento”, in quella sede indicata come
condizione di presentazione. Nella stessa delibera, si afferma di seguito
che “tuttavia, qualora, in occasione della prossima Assemblea, dovesse
concretamente manifestarsi la volontà di proporre una lista di candidati per
la Direzione nazionale alternativa a quella votata il 20 giugno, anche se
sottoscritta da un numero di componenti l’Assemblea inferiore al 10 per
cento degli stessi, la medesima lista dovrà essere dichiarata ammessa, con
conseguente necessità di ripetere la votazione effettuata il 20 giugno”.

Pur prescindendo in questa sede da ogni considerazione sulle motivazioni e sulle argomentazioni del deliberato della Commissione di Garanzia, il
sottoscritto non può non rilevare come essa apra in questo modo un evidente
dubbio circa la legittimità della Direzione nazionale in  carica, in virtù
del fatto che la delibera, mentre respinge il ricorso unicamente per motivi
procedurali e fattuali, al contempo  conferma implicitamente la

illegittimità della regola secondo la quale una lista per essere ammessa
alla votazione dovesse essere sottoscritta da almeno un decimo dei
componenti della Assemblea.

Pertanto, con la presente, il sottoscritto Arturo Mario Luigi Parisi, nella
sua qualità di delegato all’Assemblea, chiede al Presidente della Assemblea
nazionale del 20 giugno e al Segretario nazionale, ciascuno nell’ambito
delle proprie responsabilità politiche e istituzionali, di voler assicurare
con la massima urgenza e tempestività la convocazione della Assembla
Nazionale, per consentire la eventuale presentazione di liste alternative a
quella della Direzione votata il 20 giugno u.s., e per procedere
immediatamente dopo a una nuova votazione per l’elezione di una nuova
Direzione nazionale.

E’ del tutto evidente infatti che solo una nuova convocazione dell’Assemblea
Nazionale può  realizzare la condizione indicata dalla Commissione di
Garanzia come essenziale per consentire una nuova eventuale votazione della
Direzione nazionale. Solo una nuova elezione può assicurare che la Direzione
nazionale che sarà in carica dopo che la Assemblea si sarà regolarmente svolta, possa godere di quella legittimità giuridica e politica che oggi,
proprio in virtù di quanto affermato nella delibera dell’organo di garanzia,
manca con tutta evidenza alla Direzione nazionale in carica.

Merita aggiungere che quanto richiesto non solo costituisce la ovvia e
immediata conseguenza del deliberato dei Garanti, ma è anche una condizione
essenziale e un passaggio politicamente obbligato per ridare piena
legittimità agli organi collegiali nazionali, e per consentire la ripresa
del rispetto delle regole democratiche all’interno del partito. Rispetto
senza il quale la convivenza interna appare difficilmente compatibile con la
funzione costituzionale del partito politico democratico così come
richiamato dalla nostra Costituzione, e alla quale la stessa delibera della
Commissione di garanzia fa ampio e riferimento.

Non è infatti accettabile che una Direzione nazionale eletta secondo
modalità che lo stesso organo di garanzia censura, tanto da dover ricorrere,
per evitare l’immediato annullamento della elezione, a una molto discutibile
“prova di resistenza” legata unicamente alla mancata presentazione di altre
liste (presentazione resa impossibile proprio dalla formulazione in Assembla
di una richiesta che la stessa Commissione dichiara illegittima), possa
restare in carica senza essere sottoposta alla sola vera “prova di
resistenza” che in un partito veramente democratico vale: quella cioè di una
votazione pienamente libera, nella quale possano presentarsi più liste,
senza illegittimi quorum di sottoscrizione e senza che regole, tanto
inventate quanto riconosciute del tutto incompatibili con la normativa
interna, possano diventare oggettivo e illecito ostacolo alla competizione e
al confronto fra diverse posizioni e strategie politiche.

Sono certo che tanto la on. Finocchiaro, nella sua qualità di Presidente
della Assemblea nella quale si determinarono le violazioni oggi censurate
dalla Commissione di garanzia, quanto il Segretario Nazionale sapranno
cogliere lo spirito di questa richiesta. Essa si fonda infatti su un
profondo desiderio di legalità interna così come sulla forte passione politica di chi, come me assieme a moltissimi altri, ha visto nel Partito
democratico il coronamento di uno sforzo tutto proteso ad assicurare alla
democrazia italiana un nuovo grande soggetto politico fondato innanzitutto
sul rispetto delle regole e su una visione così sostanziale di democrazia da
porre al centro di ogni sua azione innanzitutto la legalità e il diritto.

Confido dunque che venga accolta con la massima urgenza e tempestività la
richiesta convocazione dell’Assemblea Nazionale con all’ordine del giorno la
nuova elezione della Direzione nazionale.

In fiduciosa attesa

Arturo M. L. Parisi