26 Febbraio 2007
Legge elettorale: Parisi, serve per governare, non a dare rappresentanza. Diffido dei modelli stranieri
Quando, facendo riferimento alla legge elettorale, ci riferiamo a quelle di altri Paesi assumendole a modello non sarebbe male ricordare che esse non possono essere separate dai sistemi partitici che sono alle loro spalle, nè dai sistemi istituzionali nel cui quadro sono state pensate. Se la legge tedesca si deve leggere in tedesco, quella francese in francese, e quella spagnola in spagnolo, bisogna rendersi conto che della legge italiana si deve parlare in italiano.
Per questo motivo diffido dei riferimenti ai modelli stranieri, come capita oggi per il modello tedesco. O, meglio, temo che questi riferimenti finiscano per essere letti come messaggi strumentali di carattere politico piuttosto che come soluzioni istituzionali. Invece di disputare in modo strumentale sugli strumenti conviene quindi procedere in modo ordinato e cominciare dai fini. E qui la distinzione principale resta tra chi mette al centro la necessità di dare finalmente al Paese una democrazia che governa e attraverso processi regolati consente ai cittadini di partecipare alla scelta del governo, e chi invece continua a mettere al centro la preoccupazione per la rappresentanza e rimette ai rappresentanti il compito di governare su delega dei cittadini.