(ASCA) – Roma, 4 dic 19:47 – ”Aveva ragione chi da mesi annunciava questa sentenza usando i verbi al futuro, e non al condizionale. Pur riservandomi una lettura piu’ attenta, l’impressione immediata e’ quella di una sentenza pienamente politica espressione di quello che viene definito il ‘diritto politico’, una sentenza politica che chiama ad una risposta politica”. Lo afferma l’ex ministro Arturo Parisi che l’anno scorso animo’ come coordinatore politico il referendum per l’abrogazione del Porcellum. ”Politica nell’antefatto, il rigetto della domanda che a nome di 1.200.000 cittadini avanzammo l’anno scorso affinche’ fosse il popolo a decidere della legge elettorale attraverso un referendum abrogativo. Politica nelle conseguenze: la conferma che un Parlamento eletto in base ad una legge illegittima e’ anch’esso illegittimo, e coinvolge nella sua illegittimita’ tutte le cariche che da esso derivano”, aggiunge Parisi.
”Se il Parlamento – conclude Parisi – avvalendosi del suo potere legale non interviene tempestivamente il rischio e’ quello dell’ingovernabilita’ e della conseguente avocazione della funzione di governo a poteri privi di una adeguata legittimazione democratica”. com-ceg