ROMA – ‘Quasi tutti i
capi partito non
vedono male l’attuale legge elettorale, basta ricordare con
quale velocita’ fu approvato il porcellum per interrogarsi sulla
resistenza fatta dagli oppositori. Da questo punto di vista la
tentazione resta forte. D’altra parte l’annuncio fatto da
Bersani all’indomani di una riunione semiclandestina, che
annunciava una nuova legge elettorale sul modello magiaro,
diceva che avanziamo una nuova proposta per dire tutta la nostra
protesta dentro la campagna elettorale contro il porcellum. Ma
se abbiamo detto per un anno che la legge andava modificata
prima del voto! Questo significa dare per scontato che, pur con
una rumorosa protesta, questa legge ce la terremo. E immaginare
di andare alle elezioni di nuovo ancora con il porcellum e’
davvero da irresponsabili’. Lo dice a Radio Radicale il
deputato del Pd Arturo Parisi.
‘Non si puo’ andare ancora una volta alle elezioni con il
porcellum, ma il tempo stringe. Il nostro compito – dice ancora
Parisi – e’ modificare la legge in Parlamento e iniziare subito.
E invece avviamo contatti con tutti su cose diverse dalla nostra
proposta di sempre (sistema francese), giustificando la domanda
se la legge elettorale sia il fine o il mezzo. Incontriamo l’Udc
per cambiare la legge elettorale o cambiamo la legge elettorale
per incornare l’Udc? Noi disporremo dei dati del nuovo
censimento se va bene all’inizio del 2012, e su quei dati
dobbiamo ritagliare dei collegi piu’ o meno delle stesse
dimensioni, e’ un’operazione complessa. Passata quella data
sara’ gabbato lo santo, l’ho voluto ricordare al segretario e ai
presenti in direzione che il tempo potrebbe decidere per noi. Ma
non vorrei che qualcuno investa sul fatto che il tempo decida
per lui, cioe’ a favore della sua tesi e quindi prima o poi se
ne venga fuori dicendo ‘troppo tardi’. Lo dico oggi perche’
nessuno lo dica poi’.