Sapevamo che se si fosse arrivati ad un referendum Veltroni avrebbe votato sì. Oggi Veltroni lo ha riconfermato. Non ha confermato invece in pubblico la convinzione che era stata riferita a lui come privata: che a questo punto cioè “la cosa migliore sarebbe andare al referendum”. Poco male. Quello che conta è che Veltroni ha esplicitamente escluso dai sistemi elettorali europei da prendere in considerazione quello tedesco. In tempi nei quali troppi sono quelli che si dichiarano a favore del sistema tedesco, cioè al ritorno al proporzionale, e troppi vagheggiano di blitz parlamentari finalizzati appunto alla sua introduzione non è poco: soprattutto se si considera che del sistema tedesco e del blitz vengono indicati come promotori i principali dirigenti che domenica prossima sosterranno la sua candidatura a segretario del Pd e con lui saranno eletti nella costituente del Pd. Se della assemblea costituente questa sarà una scelta qualificante noi sappiamo ora da che parte sarà Veltroni. Noi saremo con lui: anche se non lo saranno i suoi sostenitori.