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13 Ottobre 2004

Le regole del patto dell’Ulivo in nove articoli

Le materie delegate alla Federazione dell’Ulivo sono la politica estera, la politica europea e la politica istituzionale. È scritto nella bozza preparata dal gruppo di lavoro di Uniti nell’Ulivo e che sarà sottoposta a Romano Prodi e ai segretari dei quattro partiti del Listone: Ds, Margherita, Sdi, Repubblicani europei.
“Su questioni di particolare rilievo connesse all’agenda politica – si legge nel testo – il presidente può proporre ai partiti di conferire concordemente alla Federazione il potere di deliberare”. Le delibere verranno prese a maggioranza di due terzi dei componenti degli organismi.
In tutte le assemblee elettive, dal Parlamento europeo ai comuni, “si realizzano forme di coordinamento tra i gruppi che fanno riferimento alla Federazione”. Un coordinamento che “deve assicurare l’espressione di posizioni nelle materie delegate alla Federazione e in materia di leggi finanziarie e di bilancio”.
Gli organi della Federazione: il presidente; la presidenza (presidente, segretari nazionali dei partiti, quattro componenti designati dai Ds, tre dalla Margherita e uno dallo Sdi, due rappresentanti delle associazioni); Consiglio federale composto da 60 membri, che eleggerà il presidente con il voto dei due terzi dei suoi componenti.
Per l’ammissione di nuovi partiti o associazioni è richiesta l’unanimità dei consensi. Nell’autunno del 2006, dopo le lezioni politiche, sarà convocata un’assemblea nazionale della Federazione. I partiti che aderiscono si impegnano a sottoporre ad approvazione il presente patto federativo entro e non oltre il 31 dicembre 2004.
Oltre al professor Pietro Scoppola, che ha parlato di “un passo possibile, importante e concreto”, ai lavori del comitato di studio hanno partecipato Vannino Chiti e Maurizio Migliavacca per i Ds, Franco Marini e Dario Franceschini per la Margherita, Roberto Villetti e Rapisardo Antinucci dello Sdi e Adriano Musi per i Repubblicani europei.

Ecco il testo della bozza che sarà consegnata a Romano Prodi e ai segretari delle quattro forze di Uniti nell’Ulivo per l’approvazione.
“I Democratici di sinistra, la Margherita, i Socialisti democratici italiani e i Repubblicani europei sottoscrivono il seguente patto federativo.
ARTICOLO 1: È costituita la Federazione dell’Ulivo. Un soggetto politico impegnato alla realizzazione del progetto dell’Ulivo nel quadro del bipolarismo italiano. Alla Federazione possono aderire associazioni.
ARTICOLO 2: La Federazione, avvalendosi della sovranità a essa riconosciuta dai partiti aderenti, è dotata di una sua autonoma capacità decisionale di cui il presidente della Federazione è garante. L’autonomia della Federazione si esprime su materie a essa conferite dai partiti aderenti: politica estera, politica europea, politica delle istituzioni. Per le materie delegate alla competenza della Federazione la Presidenza nomina un portavoce. Su questioni di particolare rilievo connesse all’agenda politica, il presidente può sottoporre ai partiti di conferire concordemente alla Federazione il potere di deliberare.
ARTICOLO 3: Nelle materie nelle quali la Federazione esercita la sua capacità decisionale le delibere vengono prese a maggioranza dei due terzi dei componenti gli organismi. Per l’ammissione alla Federazione di partiti o associazioni si richiede l’unanimità dei consensi.
ARTICOLO 4: Gli organi della Federazione sono: il presidente, che rappresenta e ne convoca gli organismi di direzione. Per l’elezione del presidente è necessario il voto dei due terzi dei membri del Consiglio federale; la Presidenza è composta dal presidente, dai segretari nazionali dei partiti, nonché da quattro componenti designati dai Ds, tre dalla Margherita e uno dallo Sdi. Partecipano alla Presidenza due rappresentanti delle associazioni; il Consiglio federale è composto da 60 membri, per l’85% designati dai partiti, all’interno dei quali devono trovare spazio le presenze dei gruppi parlamentari, dei presidenti di Regione, di Provincia e dei sindaci; per il 15% designati dalle associazioni aderenti. La rappresentanza dei partiti viene determinata sulla base dei consensi elettorali e dei parlamentari eletti garantendo comunque una rappresentanza a tutti i partiti federati. Le associazioni esprimono la loro delegazione. Il presidente può invitare a partecipare alle riunioni degli organi della Federazione personalità istituzionali dell’Ulivo.
ARTICOLO 5: La Federazione si articola su base regionale. La formazione degli organismi di direzione e l’assunzione delle materie nelle quali esercita la sua competenza e autonomia decisionale rispondono ai criteri assunti a livello nazionale. I presidenti delle Federazioni regionali dell’Ulivo sono eletti dai rispettivi consigli. Per l’elezione è necessario il voto dei due terzi dell’organismo. In analogia con quanto previsto a livello nazionale, il presidente della Federazione regionale può proporre ai partiti che aderiscano alla federazione medesima di conferire concordemente a essa il potere di deliberare su questioni di particolare rilievo connesse all’agenda politica.
ARTICOLO 6: Nel Parlamento europeo, nella Camera dei deputati e nel Senato della Repubblica, nei Consigli regionali, in quelli provinciali e nei comuni capoluogo di provincia, si realizzano forme di coordinamento tra i gruppi che fanno riferimento alla Federazione dell’Ulivo. Le modalità di questo coordinamento saranno determinate nelle diverse istituzioni, sulla base dei regolamenti dei gruppi. Il coordinamento deve in ogni caso riguardare l’iniziativa nelle commissioni, le posizioni assunte nelle assemblee elettive e deve assicurare l’espressione di posizioni comuni nelle materie delegate alla competenza della federazione e in materia di leggi finanziarie e di bilancio.
ARTICOLO 7: Nell’autunno del 2006, all’indomani delle elezioni politiche, verrà convocata – con modalità che saranno successivamente decise – una Assemblea nazionale della Federazione dell’Ulivo.
ARTICOLO 8: La Federazione si impegna a sostenere l’adozione di elezioni primarie per la scelta del candidato premier e a promuovere la partecipazione al loro svolgimento.
ARTICOLO 9: I partiti aderenti alla Federazione si impegnano a sottoporre ad approvazione il presente patto federativo entro e non oltre il 31 dicembre 2004.