Roma – ”L’invito del vicepresidente del Senato, Vannino Chiti, a firmare il referendum per l’abrogazione del Porcellum e il ripristino della normativa prevista dalla legge Mattarella e’ la riprova della sua nota onesta’ intellettuale e contemporaneamente il riconoscimento delle ragioni dei referendari”. Lo afferma in una nota Arturo Parisi, deputato del Pd e coordinatore politico del Comitato referendario per l’abrogazione dell’attuale legge elettorale.
”Se abbiamo chiamato i cittadini a dire ‘basta’ – continua – non e’ certo per spirito di polemica o per testardaggine”. Parisi spiega che ”a determinarci nell’isolamento e nell’ostilita’ e’ stata la rabbia e la disperazione di fronte alla inazione del Parlamento, e il senso di responsabilita’ verso il Paese privo di un potere legislativo pienamente rappresentativo e rispettato proprio in un momento nel quale ne avrebbe piu’ che mai bisogno”.
Oggi, continua Parisi, ”Chiti lo dice a chiare lettere: non si stanno determinando le condizioni per l’approvazione di una nuova legge”. Percio’, conclude, ”e’ giusto che ci sia una sollecitazione forte da parte dei cittadini attraverso il referendum. A questo punto e’ importante firmare”.