Roma, 29 ago. (Adnkronos) – “Accettabile nell’impianto e migliorabile per quel che riguarda le soglie, l’Italicum è inaccettabile per la sopravvivenza delle nomine dei parlamentari. All’indomani della riforma costituzionale lo è ancora di più”. E’ la ‘sentenza’ emessa da Arturo Parisi sull’Italicum in una dichiarazione all’Adnkronos. “Sarebbe paradossale -aggiunge l’ex ministro dei governi dell’Ulivo- che l’unica Camera composta da eletti fosse il Senato, che non è elettivo, mentre la Camera elettiva è fatta di nominati. Inaccettabile”.
“L’unica via -prosegue Parisi- è tornare ai collegi uninominali del Mattarellum. Non vorrei che si finisse alle preferenze, soprattutto alla soluzione annunciata. Con i capilista esclusi dalla competizione, perchè eletti tutti automaticamente, la Camera resterebbe composta nella grande maggioranza da nominati. Dopo l’eliminazione dell’elezione degli organi provinciali, la nostra democrazia finirebbe così affidata all’unica scelta lasciata ai cittadini: quella dei consiglieri comunali e regionali, eletti tutti col voto di preferenza dopo competizioni fondate su opachi appelli a motivazioni particolaristiche, e, per le cariche apicali, a elezioni primarie discrezionali e di natura privata”.
“Veramente preoccupante. Non sarà semplice. Credo che Berlusconi si metterà di traverso -sottolinea Parisi- difendendo con le unghie e con i denti il potere a cui tiene di più: la nomina dei deputati di sua proprietà, quelli che ritiene di aver pagato di tasca propria”. Quanto alla riforma del bicameralismo, passata in prima lettura a palazzo Madama, Parisi dice: “meglio sarebbe stato abolirlo del tutto. A questo punto dobbiamo accontentarci riconoscendo che la prospettiva aperta dal primo voto è comunque un passo avanti”.
(Ruf/Ct/Adnkronos) 29-AGO-14 15:30