Roma, 23 NOV (il Velino/AGV) – “Lasciatemi esprimere tutta la mia arrabbiatura: la legge elettorale e’ stata rinviata a dopo le primarie del Pd e se queste dovessero prevedere il secondo turno, si sposterebbe ancora”. Non nasconde il suo disappunto Arturo Parisi, ospite questa mattina a Omnibus su La7. Per Parisi “se siamo finiti in questa situazione – riferendosi al ritardo sulla legge elettorale – e’ grazie a comportamenti convergenti: su questo erano d’accordo tutti, per mesi il tavolo ABC (Alfano, Bersani, Casini, ndr) ha lavorato a partire dalla bozza Violante esattamente per questa prospettiva ed e’ per questo che non votero’ Bersani, ed e’ per questo ho aspettato fino a ieri un’autocritica per il cammino passato ed e’ per questo che sto aspettando ancora la sua firma sulla richiesta di referendum che l’anno scorso non sottoscrisse fino alla fine.
Altro che festa delle primarie”. chiosa Parisi. “Non hanno mai affidato la scelta ai cittadini e noi di scelte abbiamo bisogno, non di feste”. E conclude: “Solo il referendum avrebbe consentito il cambiamento ed e’ chiaro a tutti perche’ il Pd ha rifiutato l’idea del referendum al 97 per cento”. –