Non è trascorso neanche un anno da quando a Parma celebravamo il congresso costitutivo di Democrazia è Libertà – La Margherita e oggi ci incontriamo qui a San Daniele in Friuli già per la nostra seconda Festa nazionale. Già solo questo dato mostra quanta sia la strada che abbiamo fatta.
Quello che più conta è però che l’avanzamento del processo fondativo del partito ha assicurato alla Margherità quel connotato di novità che gli elettori avevano riconosciuto alla nostra proposta fin dal suo esordio alle elezioni politiche del 2001 e poi confermato nelle consultazioni amministrative successive così come sappiamo sarà riconosciuto in quelle che ci attendono a cominciare dalle prossime regionali qua in Friuli-Venezia Giulia.
Una novità che ci ha difeso dalla tentazione di rinchiuderci nel perimetro dei richiami al passato. Una novità, che ci difende dalle tentazioni di nuove divisioni, ma soprattutto una novità che ci ha spinti a cercare con coraggio nell’unità attorno alle scelte politiche – quelle che in questi mesi abbiamo fatto in parlamento e nelle amministrazioni
Oggi, un anno dopo Parma, siamo tuttavia consapevoli che da soli possiamo fare molta strada, ma da soli non possiamo raggiungere la meta, perchè sappiamo di essere chiamati a costruire un progetto e un soggetto ancora più grande. Un progetto che continuniamo a chiamare Ulivo, un soggetto che la nostra iniziativa ha difeso e fatto crescere, un progetto nel quale ci sentiamo con orgoglio in prima posizione ma senza alcuna tentazione di egemonia.